I sette uomini e le cinque donne della giuria hanno impiegato cinque giorni per raggiungere una decisione che fosse unanime, come richiesto dalla legge e dal giudice. Alla fine dell’ultima giornata, dopo 26 ore e mezzo di discussioni, l’ex produttore di Hollywood è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale di primo grado nei confronti dell’ex assistente di produzione Miriam Haley e di stupro di terzo grado ai danni di Jessica Mann.
Sarà la New York State Supreme Court a stabilire entro l’11 marzo prossimo la pena per Weinstein, che rischia da 5 a 25 anni di carcere per il primo caso e fino a quattro per il secondo. L’ex produttore è stato scagionato dalle altre accuse, a cominciare dalla più grave, atto sessuale criminale predatorio, che avrebbe comportato l’ergastolo.
Malgrado la richiesta dei legali di arresti domiciliari per le precarie condizioni di salute, Harvey Weinstein, 67 anni, è stato portato via in manette: attenderà in galera la sentenza definitiva. Attraverso il proprio profilo Instagram, Asia Argento ha accolto fra le lacrime la notizia: “Harvey Weinstein è ora uno stupratore condannato. Grazie a Dio. Grazie a tutte le donne coraggiose. Grazie giudice e giuria di New York”.
“È un nuovo giorno per le coraggiose donne che hanno denunciato Weinstein: abbiamo un debito di riconoscenza nei vostri confronti”, ha commentato Cyrus Vance Jr, procuratore di New York. I legali di Weinstein hanno annunciato l’intenzione di voler ricorrere in appello. A breve inizierà anche il secondo processo, questa volta previsto in California, dove dovrà rispondere di altri quattro casi di imputazione.