Accerchiato dentro e fuori Buckingham Palace, il principe Andrea – terzogenito della regina Elisabetta – ha scelto di fare un clamoroso passo indietro, ritirandosi da tutti gli impegni pubblici. Lo ha comunicato lui stesso, in una nota ufficiale, precisando di aver preso la decisione dopo aver avuto il benestare della sovrana: “Negli ultimi giorni è apparso in modo chiaro che le circostanze relative alla mia precedente associazione con Jeffrey Epstein sono diventate un grave disagio per il lavoro della mia famiglia e per il prezioso lavoro svolto nelle molte organizzaizoni e associazioni di beneficenza che sono orgoglioso di supportare. Perciò ho chiesto a Sua Maestà di concedermi un passo indietro per il prossimo futuro, e lei ha acconsentito. Continuo a rimpiangere la mia mal giudicata associazione con Jeffrey Epstein. Il suo suicidio ha lasciato molte domande senza risposta, in particolare per le sue vittime, e sono profondamente solidale con tutti coloro che sono stati colpiti e desiderano una qualche forma di epilogo. Posso solo sperare che, col tempo, saranno in grado di ricostruire le loro vite. Sono pronto a collaborare con ogni autorità nell’ambito delle indagini”.
Da mesi investito dallo scandalo Jeffrey Epstein, il magnate pedofilo con cui aveva stretto amicizia, e accusato da una delle “schiave” del finanziere di aver approfittato di lei più volte, il Duca di York ha tentato in ogni modo di prendere le distanze dalla vicenda, ma più lui ci provava, più scoop e rivelazioni lo inchiodavano all’evidenza dei fatti. Ultima in ordine di tempo la disastrosa scelta di concedere un’intervista alla BBC da cui è uscito letteralmente a pezzi. Analizzato da esperti del comportamento e psicologi, il principe è apparso impacciato, insensibile, distante, ridicolo e chiaramente a disagio, come chi sa di essere colpevole ma continua a negare. In più, la BBC ha già annunciato l’intervista a Virginia Robert Giuffre, la sua accusatrice, “schiava sessuale” prediletta da Jeffrey Epstein, così magnanime da prestarla ai suoi amici più importanti.
Nell’agenda di Andrea c’era un fitto programma di eventi pubblici previsti nei prossimi giorni, e da giorni diventava sempre più pressante il dubbio dei suoi più stretti collaboratori su quanto per il principe fosse diventato opportuno apparire, sulla spinta anche di un dietrofront degli sponsor che appoggiavano le sue iniziative benefiche e di temute proteste che avrebbero accompagnato ogni sua uscita. Fra i primi a sparire dall’elenco di chi lo appoggiava la banca “Stadars Chartered”, mentre l’English National Ballet, di cui Andrea è presidente onorario, starebbe facendo pressioni affinché il nobile lasci l’incarico.
Ma il nome del principe continua imperterrito a stazionare sulle prime pagine dei feroci tabloid inglesi, che non hanno intenzione di mollare l’osso e ogni giorno tirano fuori qualcosa di nuovo e inedito che contribuisce a sgretolare l’immagine pubblica di Andrew. Nei giorni scorsi sono emersi episodi razzisti che lo riguardano, come pure una lettera di un suo collaboratore in cui si capisce che l’amicizia con Epstein non risale al 1999, come ha sempre affermato, ma era di molto precedente, addirittura agli inizi degli anni Novanta.
È l’epilogo della “pecora nera” dei Windsor, un principe scavezzacollo che era riuscito a trasformare anche il divorzio da Sarah Ferguson in un forte imbarazzo per la Royal Family.