In un documento di 100 pagine depositato al tribunale di New York, emerge in dettaglio l’enorme fortuna di Jeffrey Epstein, un patrimonio stimato in 636 milioni di dollari. Il documento è un inventario ordinato dal giudice per valutare i beni con l’idea di creare un fondo per le vittime delle sue aggressioni sessuali.
Epstein guidava 15 società a responsabilità limitata, per un valore complessivo di 201 milioni dollari, e altre 10 società per azioni sparse in tutto il mondo, per un valore di 426,2 milioni di dollari. Possedeva due isole vicine nell’arcipelago delle Virgin Island: Little St. James e Great St. James, del valore di 86 milioni di dollari, a cui vanno aggiunte le lussuose residenze di Parigi, New York, Palm Beach e New Mexico, che da sole valgono circa 182 milioni di dollari.
Sulla base del più recente valore imponibile della proprietà, l’isola di Great St. James è stata valutata quasi 23 milioni di dollari, mentre per la Little St. James si parla di 63 milioni di dollari. Secondo l’accusa, le due isole, dotate di sofisticati apparati di sicurezza, erano il fulcro delle sue attività illegali. Pare che Epstein abbia acquistato Little Saint James nel 1998, dando lavoro a 200 persone impegnate nella costruzione di una sontuosa villa in pietra con due ampie dependance, un eliporto e una bizzarra struttura a cupola che ricorda un tempio. È sulle isole che la principale accusatrice, Virginia Roberts Giuffre, ha dichiarato sotto giuramento a una corte della Florida che lei e il principe Andrew, insieme a circa altre otto ragazze, hanno fatto sesso.
Il “Ranch Zorro” a Stanley, New Mexico, ha un valore di 17,7 milioni di dollari, la residenza di Palm Beach 13,6, l’enorme residenza nell’Upper East Side a New York 55,8 milioni di dollari e l’appartamento di Parigi 9,6 milioni di dollari. Complessivamente, il portafoglio immobiliare di Epstein ha un valore di 182 milioni di dollari.
L’inventario elenca anche vari veicoli posseduti dal finanziere, come una Chevy Suburban da 38mila dollari, un quad ATV Maverick del 2017 del valore di 8.000 dollari e una Dune Buggy del 1964 da 7.000 dollari.
Resta da valutare l’immensa collezione d’arte, così come i gioielli, gli orologi e gli arredi, che potrebbero aumentare il valore complessivo del patrimonio.
Secondo il “Miami Herald”, tra le società a responsabilità limitata c’era la “Southern Financial”, valutata 176,9 milioni di dollari, ma cinque società devono ancora essere valutate, poiché alcune detengono titoli di proprietà di vari aerei di Epstein, tra cui il “Gulfstream G-550” del 2007 da 17 milioni di dollari, un elicottero Bell del 2001 del valore di 1,2 milioni di dollari e un elicottero Sikorsky S76C del 2008 del valore di 3 milioni di dollari. Non è menzionato il famigerato Boeing 727, da lui soprannominato il “Lolita Express”, che per decenni avrebbe riempito di minorenni per spostarle fra Palm Beach, il ranch in New Messico e altre destinazioni.
Nei sette mesi successivi alla sua morte, gli esecutori testamentari di Epstein hanno liquidato quattro conti bancari e venduto la flotta di auto di lusso: una Mercedes Maybach del 2018 in servizio nella sua residenza parigina è stata venduta per 133.200 dollari dopo la sua morte e il denaro è andato sul suo conto di deposito a garanzia. Possedeva anche una Bentley che è stata venduta per un importo sconosciuto. Il 31 gennaio scorso, il giudice Carolyn Hermon-Purcell ha bloccato legalmente i conti di Epstein, e questo ha spinto i suoi avvocati a lamentarsi del fatto che parte del denaro serve anche per pagare la manutenzione delle sue varie proprietà. Gli avvocati hanno chiesto al tribunale di fare delle eccezioni per pagare le bollette, le utenze e gli stipendi dei custodi.