Dalle ombre del passato spunta un’altra violenza attribuita ad un nome eccellente del cinema: questa volta è il turno di Timothy Hutton, attore californiano vincitore nel 1981 di un Oscar come miglior attore non protagonista per “Gente comune” di Robert Redford.
Lanciata dal sito BuzzFeed, la notizia raccoglie le accuse di Sera Johnston, oggi 50enne, che nel 1983, quando aveva 14 anni, sarebbe stata violentata da Hutton dopo averla invitata nella sua camera in un hotel di Vancouver, città dove l’attore stata girando “L’uomo dei ghiacci” (Iceman). La donna aggiunge di aver atteso tanto per presentare la denuncia perché convinta che nessuno le avrebbe creduto, ma rincuorata dal movimento #MeToo e dalla recente condanna di Harvey Weinstein.
Timothy Hutton però non sembra avere alcuna intenzione di subire in silenzio: non solo nega con forza le accuse, ma svela che “Negli ultimi due anni e mezzo sono stato il bersaglio di vari tentativi da parte di una donna, Sera Dale Johnston, di estorcermi milioni di dollari. Mi ha minacciato dicendo che se non avessi assecondato le sue richieste si sarebbe rivolta alla stampa con l’accusa – falsa – di averla violentata 37 anni fa in Canada. Non ho mai molestato la signora Johnston”.
In aggiunta, il sito ha raccolto la testimonianza di persone che frequentavano la donna all’epoca, compresa la madre, decoratrice sul set, che ha svelato di aver rinunciato alla querela per timore che potesse rovinare la carriera nascente della figlia.