Dopo Jeffrey Epstein e Harvey Weinstein, la giustizia americana inizia a chiedere il conto anche a Peter Nygard, il nuovo “rich-man” che da poco si è affacciato all’elenco sempre più folto dei predatori sessuali.
Gli agenti dell’FBI hanno fatto irruzione negli uffici newyorkesi del magnate della moda dopo le accuse di aggressione e traffico sessuale. Il portavoce di Nygard, Ken Frydman, ha riferito che le autorità hanno eseguito i mandati di perquisizione negli uffici di New York e in California, e che il suo cliente non è affatto sorpreso: “Peter Nygard accoglie con favore l’indagine federale e si aspetta che il suo nome venga riabilitato al più presto. Non è stato accusato, non è in custodia e sta collaborando con la giustizia. I meravigliosi dipendenti della Nygard che si affidano all’azienda per il loro sostentamento sono la priorità. Peter Nygard ringrazia i suoi dipendenti per gli anni di servizio dedicati al bene dell’azienda”.
Subito dopo l’annuncio che il magnate avrebbe maturato la decisione di dimettersi dalla carica di presidente cedendo le sue quote della “Nygard International”.
Anche se al momento non ci sono accuse pubbliche contro di lui, il mandato di perquisizione lascia intendere l’esistenza di un’indagine penale federale.
All’inizio di questo mese, 10 donne hanno intentato una causa civile contro il magnate canadese di origini finlandesi, 77 anni, sostenendo di essere state aggredite sessualmente: alcune hanno ammesso che al momento delle presunte aggressioni erano minorenni. L’uomo d’affari avrebbe usato i suoi legami con l’industria della moda per attirare giovani donne con la droga, il denaro e la speranza di una carriera da modella.
L’accusa si concentra sul traffico sessuale che avrebbe avuto come epicentro Lyford Cay, un complesso di 150.000 metri quadrati alle Bahamas. Nygard avrebbe aggredito sessualmente la maggior parte delle giovani donne dopo averle attirate a Cay per party esclusivi a cui hanno partecipato personalità di spicco, fra cui il pricnipe Andrea, già coinvolto nel caso Epstein.
Secondo la causa, alcune delle ragazze sarebbero state trattenute a forza in una delle sue proprietà, dove non potevano uscire senza il suo permesso e costrette a compiere atti sessuali e a reclutare nuove vittime.
Nygard avrebbe anche tenuto un database di potenziali vittime attraverso il server aziendale della sua azienda, con informazioni dettagliate su più di 7.500 minorenni.
Peter Nygard è presidente della “Nygard International”, società fondata nel 1967 che oggi include i brand SLIMS, Bianca Nygard e TanJay: “Ha creato uno standard di eccellenza per l’industria della moda femminile, diventando il primo marchio di riferimento del mercato canadese”, recita il sito web dell’azienda.
Dopo si è diffusa la notizia della perquisizione, i grandi magazzini “Dillard’s” hanno annunciato di aver rifiutato le consegne, annullando gli ordini e sospendendo i futuri acquisti dalla Nygard International. La decisione “si è resa necessaria alla luce delle gravi accuse” riguardanti Peter Nygard, ha confermato l’azienda.