"Aggressivamente e minacciosamente" avrebbe molestato una ragazza di 16 anni, aspirante modella. Chi è? Sempre lui, Harvey Weinstein. Si avvicina a quota 100 il numero delle presunte aggressioni attribuite all'ex produttore. Mancavs nell’elenco una minorenne e ora la lacuna è stata colmata per la gioia dei crime-analyst. Gli avvocati della vittima sostengono che il produttore hollywoodiano "si era tolto i pantaloni", costringendo la minore a “toccarlo”. L’episodio sarebbe avvenuto nel suo appartamento di Hollywood. L'adolescente è dunque la più giovane vittima tra le donne abusate dall’ex mogul del cinema Usa. Si era trasferita in America dalla Polonia nel 2002 per seguire il suo sogno di diventare una modella e attrice. La ragazza, nome d’arte "Jane Doe", aveva incontrato Weinstein a una festa dell'agenzia di modelle quando aveva 16 anni. Gli avvocati sostengono che l'ha invitata a casa sua “attaccandola come fosse una preda”.
"Weinstein ha minacciato e fatto pressione su Jane Doe, dicendo di aver creato le carriere di Penelope Cruz e Gwyneth Paltrow, e che nessuno due avrebbe lavorato senza il suo aiuto”, costringendo l’adolescente a fargli il solito massaggio che pretendeva anche dalle altre aspiranti attrici. "Mentre Weinstein la costringeva a toccarlo, Jane Doe tentava di sottrarsi. “Ma lui fu chiaro, rifiutando le sue richieste sessuali, Jane Doe stava rinunciando alla sua opportunità di farcela a Hollywood”. Dopo, ha sofferto molto per le molestie sessuali e gli abusi emotivi. Harvey Weinstein nega tutto, e conferma la sua tesi difensiva: “Sono rapporti consenzienti o mai avvenuti, domandatevi perché non hanno denunciato subito. Vogliono notorietà e soldi, tutto qui”. Ma, incriminato da diverse procure Usa ed europee, se giudicato colpevole, Weinstein rischia una condanna all’ergastolo.