Uno scheletro appeso ad un albero è stato scoperto dai cacciatori nella valle del Vaoury Blanc, sopra la strada da Saint-Roman a Clarensac, nel Gard. Potrebbe essere quel che resta del corpo di Antoine Zoia, scomparso nel nulla nel marzo 2016 da Clarensac, dove abitava con la famiglia. Gli investigatori della cellula Ariane della Gendarmerie, che indagano su 12 persone scomparse nel Sud Ovest della Francia, avevano inserito anche il suo fascicolo tra coloro che potrebbero essere entrati in contatto con Nordahl Lelandais, l’ex militare reo confesso di due due delitti, quello della piccola Maelys, uccisa nell’agosto 2017 e quello del caporale Arthur Noyer, 23 anni, ucciso invece nell’aprile 2017. I due corpi furono trovati ridotti a scheletri, proprio come Antoine Zoia anche se, per il momento, mancano ancora le prove che i resti appartengano al 16enne.
La famiglia di Antoine è stata informata", hanno detto i magistrati di Nimes.
Antoine, allora sedicenne, era scomparso il 1° marzo 2016. Aveva lasciato la casa, poi un messaggio: "Sto tornando", era andato a comprare un accendino nel centro del villaggio, anche se non fumava, come se stesse facendo una commissione per contro di un’altra persona. Da allora, nessun segno di vita: il giovane è scomparso senza documenti, senza telefono e senza soldi in tasca.
Il procuratore di Nîmes ha ordinato con urgenza un'autopsia e un esame del DNA. L’area, assai difficile da raggiungere, è stata rapidamente sigillata dai gendarmi, e sono state avviate indagini per cercare di definire le circostanze della morte dell'individuo, al momento ancora ignoto. Fin dalle prime ore, Eric Maurel, il pubblico ministero della Repubblica di Nîmes, aveva indicato la morte risalente ad almeno due anni prima. L’identificazione è stata resa possibile dai vestiti e da altri dettagli scoperti dai gendarmi.
Antoine era scomparso da Clarensac, un villaggio di 4.000 abitanti, vicino a Nîmes. A proposito della scomparsa di un altro 16enne, Lucas Tronche, sempre nel Gard, la Gendarmerie aveva accertato che Nordahl Lelandais era solito trascorrere brevi periodi di vacanza, nella casa di alcuni familiari, proprio nel Gard. Sono in corso accertamenti per incrociare i dati raccolti dalla cellula Ariane con i tempi della scomparsa di Antoine e del suo coetaneo e i movimenti dell’ex militare, in carcere dal 29 agosto.