In realtà, l’apparente velocità è figlia di una lunga trattativa iniziata quasi subito dopo la delusione dell’accordo con Renault: numerosi gli incontri fra i vertici dei due gruppi, con delegazioni che da mesi fanno la spola fra Torino e Parigi. Il dato più curioso, secondo gli analisti economici, è la posizione defilata della politica francese, lo scoglio su cui si erano polemicamente infrante le trattative con la “Régie”: nel nuovo giro di giostra, a parte benedire a distanza l’accordo, l’Eliseo che detiene il 12% attraverso “BpiFrance”, si è limitato a guardare, tenendosi il ruolo di osservatore e assicurando “una vigilanza su occupazione, governance e impronta industriale”. La lezione di Renault ha lasciato il segno, è evidente. Neanche a parlare di quello italiano, che prosegue nella veste di pubblico pagante, limitandosi a “osservare con attenzione la trattativa”. Timide aperture anche da parte dei sindacati, italiani e francesi (a parte le proteste controcorrente di “CGT”, secondo cui l’accordo mette a rischio posti di lavoro, stipendi e diritti collettivi nei due paesi) che da capitolato auspicano, si augurano e sperano.
L’ufficializzazione è attesa nelle prossime ore, ma sembra ormai solo un dettaglio che conferma le indiscrezioni lanciate dal “Wall Street Journal” poche ore fa: 50% a testa, presidenza a John Elkann e ruolo di AD a Carlos Tavares, nel consiglio di amministrazione sei posti ai francesi, cinque agli italiani. E sede in Olanda, in territorio neutro, più tre sedi operative in Italia, Francia e Stati Uniti. Un’operazione che fa sorridere le borse, dove FCA chiude la giornata con un confortante 12,87%, dopo essere partita da 9,53, mentre il titolo PSA fa segnare un +4,53%.
Un accordo che di fatto crea il quarto polo mondiale automobilistico, con un patrimonio di 8,7 milioni di auto vendute e un fatturato che sfiorerà i 200 miliardi di euro, alle spalle di General Motors, Volkswagen e la triade Renault-Nissan-Mitsubishi.
I NUMERI DELL’ACCORDO
FCA GROUP
Marchi: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Fiat Professional, Jeep, Lancia, Ram e Maserati.
Stabilimenti: 102
Dipendenti: 199.000
Fatturato: 110 miliardi di euro nel 2018
Auto vendute: 4,8 milioni
PSA
Marchi: Peugeot, Citroën, Ds Automobiles, Opel e Vauxhall Stabilimenti: 45 (assemblaggio e componentistica)
Dipendenti: 211.000
Fatturato: 74 miliardi di euro nel 2018
Auto vendute: 3,9 milioni.