Con la chiusura della fase di indagini della Procura di Termini, sono sette le persone a rischio processo per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di latina che nella notte fra il 18 ed il 19 ottobre dello scorso anno fu uccisa, e il cadavere scoperto in un edificio abbandonato a poca distanza dalla stazione Termini, a Roma. I sette, i nigeriani Alinno Chima e Mamadou Gara, detto Paco, il ghanese Yusef Salia e il senegalese Brian Minthe, più i due pusher Marco Mancini e Antonella Fauntleroy, devono rispondere di omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo, cessione di sostanze stupefacenti a minori e spaccio.
Desirée, ragazzina con una situazione familiare difficile, viveva con i nonni, e malgrado la giovane età, il suo nome era già segnalato al Tribunale dei minori per spaccio. L’autopsia ha rivelato che la giovane è stata drogata e violentata prima di essere uccisa. Proprio nelle scorse ore, il giardino dell’asilo nido “Regina Margherita” è stato intitolato a Desirée Mariottini con una commovente cerimonia.