L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia fa sospendere un’iniziativa della Diocesi rivolta ai gay e la comunità degli omosessuali critica la decisione parlando di discriminazione. Pare che il Vaticano sia pesantemente intervenuto da Roma per bloccare la singolar einiziativa. Dopo le polemiche e l’eco avuto nei media attorno all’iniziativa, Mons. Don Gian Luca Carrega, responsabile della ‘Pastorale degli omosessuali’ della Diocesi di Torino, è stato costretto a comunicare alla quarantina di persone iscritte che tutti gli appuntamenti in Curia erano "annullati", in attesa di una decisione finale. . “La Diocesi di Torino – spiega Nosiglia – ha da diversi anni promosso un servizio pastorale di accompagnamento spirituale, biblico e di preghiera per persone omossessuali credenti che si incontrano con un sacerdote e riflettono insieme, a partire dalla Parola di Dio, sul loro stato di vita e le scelte in materia di sessualità”.
“Ciò non significa – dice ancora Nosiglia – approvare comportamenti o unioni omosessuali, che restano per la Chiesa scelte moralmente inaccettabili”.
“Il percorso che la Diocesi ha intrapreso – spiega ancora Nosiglia – non intende in alcun modo legittimare le unioni civili o addirittura il matrimonio omosessuale” . Ma l’arcivescovo di Torino sottolinea che questi principi hanno raccolto interpretazioni diverse – spesso superficiali, a volte tendenziose – che rendono necessario chiarire le caratteristiche e i limiti del lavoro in questo ambito pastorale. Per questo – conclude Nosiglia – ritengo, insieme con don Gianluca Carrega di cui apprezzo l’operato, che sia opportuno sospendere l’iniziativa del ritiro, al fine di effettuare un adeguato discernimento”. Alessandro Battaglia coordinatore del Torino Pride è sconcertato: "Una discriminazione, un passo indietro, non doveva accadere". Polemiche anche sui sociale e pareri contrastanti. "Fermato un abominio teologico", scrive un accatolico torinese su Fb, Ma un altro: "Prove di oscurantismo".