Un applauso che aveva qualcosa di liberatorio, ha accompagnato gli ultimi giri della fresa “Federica” quando ha abbattuto il diaframma finale della parete di roccia che completa i primi 9 km del tunnel di base della celebre linea Torino-Lione, la celebre e famigerata Tav.
È il primo tratto della galleria sud del tunnel lungo 57,5 km, e collega Saint-Martin-la-Porte con La Praz. Alla cerimonia hanno preso parte Philippe Chantraine in rappresentanza della “DG Move” della Commissione Europea, il ministro dei trasporti francesi Jean-Baptiste Djebbari, Mario Virano, presidente e direttore generale di “Telt”, e i sindaci delle due località collegate dal tunnel che dal 2030 permetterà il passaggio dei treni ad alta velocità da e per la Francia.
I primi a varcare la roccia perforata gli operai a bordo della fresa, che hanno passato il testimone ai colleghi che proseguiranno nella realizzazione del tunnel di base.
La fresa, alta come un palazzo di otto piani, ha iniziato il lento lavoro di scavo nell’estate del 2016, 24 ore al giorno, sette giorni su sette, nella sezione considerata più complicata della montagna perché caratterizzata dalla presenza di acqua e carbone. Ma malgrado questo, sottolineano con orgoglio da Telt, rispettando i tempi ed il budget previsto: “I miei sentimenti sono di profonda gratitudine per quanti hanno lavorato e tenuto duro in una situazione complicata tecnicamente, e non solo”, ha commentato Mario Virano. Attualmente, i lavori per la realizzazione dell’opera sono al 18% del totale.