A 22 anni di distanza dalla relazione che gli era quasi costata la presidenza e il matrimonio, Bill Clinton ha deciso di confessarsi nel corso di “Hillary”, un documentario lungo 4 ore che ripercorre per intero la vita e la carriera dell’ex First Lady americana.
Nel ricordare quei periodi difficili Clinton si emoziona, ammettendo di sentirsi “terribilmente in colpa” per una relazione che ha reso difficile il resto della vita di Monica Lewinsky, la celebre ex stagista della Casa Bianca. “È una cosa che ho fatto per gestire le ansie, le pressioni, le delusioni e le paure della vita. Ma capisco che è stato terribile”. Anche sua moglie Hillary racconta di quanto si sia sentita “devastata”, ma difende la decisione di restare al fianco del marito: “Tutti portiamo nella vita portiamo delle croci”.
La relazione sessuale con la giovane stagista alla Casa Bianca, la 22enne Monica Lewinsky, ha costretto Clinton a mentire nel corso di una celebre deposizione, portandolo vicino all’impeachment. La vicenda si chiuse con l’assoluzione del Senato.
Negli ultimi anni, la Lewinsky ha iniziato a parlare pubblicamente della sua relazione con il Presidente, in particolare di come la sua visione sia cambiata durante il movimento #MeToo e di come abbia lottato per anni per riconquistare un’esistenza macchiata per sempre da quella vicenda.
Il documentario, diviso in quattro episodi, ne dedica uno alle indagini e alla decisione di Hillary di rimanere con il marito: “La più difficile che abbia mai dovuto prendere”, ammette l’ex First Lady.
Sia Hillary che Bill, intervistati separatamente, hanno accettato di rivivere i ricordi di quel periodo, come quando il Presidente informò la first lady della relazione e di come lei gli disse che doveva prendere fiato raccontare tutto a sua figlia Chelsea. “Gli ho detto: ‘se tutto questo sarà di dominio pubblico, devi dirlo a Chelsea’, cercando di mantenere la calma mentre mi sentivo devastata e ferita nel profondo”.
All’ex presidente viene chiesto perché ha voluto correre il rischio così alto in quel momento della sua presidenza: “Nessuno pensa sto correndo un rischio, non è per questo che la gente fa cose stupide. Nessuno, neanche un presidente, si siede e pensa se lo faccio finirò nei pasticci, farò male alla mia famiglia, al mio paese e alle persone che lavorano con me. Poi succede, ed è come se ti sentissi barcollare, capisci di esserti infilato in qualcosa che ti ruberà ogni pensiero per un bel po’ di tempo. Oggi sono una persona completamente diversa da com’ero: forse sto solo invecchiando”.
Entrambi riflettono anche sulle conseguenze che ha avuto la relazione, compresa la decisione di Hillary e Chelsea di lasciare temporaneamente la Casa Bianca per Martha’s Vineyard: una foto diventata iconica mostra tutta la disperazione della famiglia Clinton in quei giorni, con la piccola Chelsea che cammina verso l’elicottero presidenziale tenendo per mano mamma e papà”.
“Chelsea si è messa tra noi e ci ha tenuto per mano: era il suo tentativo di tenerci uniti – ricorda Hillary – quando l’ha fatto ho pensato che fosse una bambina forte e saggia. Stava riempiendo i nostri silenzi con un gesto che valeva un milione di parole”.
L’ex segretario di stato è stata oggetto di critiche ma anche di elogi per aver mantenuto in piedi il matrimonio: “Quello in cui viviamo è un periodo strano: la gente prima ti dice ‘ti se dimostrata un’anima nobile a restare con tuo marito’, e poco dopo ‘è incomprensibile che tu abbia deciso di perdonarlo’”.
L’episodio si conclude con Bill Clinton che riflette sul prezzo - personale e politico - che sua moglie ha pagato per la scelta di restare con lui: “Ero grato perché pensava che avessimo ancora abbastanza forza per tener duro. Ma Dio solo sa il prezzo che ha pagato per tutto questo”.