Di Marco Belletti
Brownsea è un’isola della Manica nel Sud Est dell’Inghilterra raggiungibile esclusivamente via mare, dalle coste essenzialmente sabbiose e caratterizzata da un vario habitat animali (come scoiattoli, cervi e una grande varietà di uccelli) e piante. È diventata famosa perché il 1° agosto 1907 ospitò il primo campeggio sperimentale organizzato da Robert Baden-Powell ed è così riconosciuta come il luogo di nascita dello scoutismo.Baden-Powell è stato un generale, educatore e scrittore britannico, nato a Londra il 22 febbraio 1857 che fece carriera militare nella Cavalleria, in India prima e in Sudafrica poi. Molto apprezzato dai superiori, fu presto trasferito ai servizi segreti britannici: viaggiò per il mondo travestito da collezionista di farfalle, nascondendo documenti militari tra i disegni che si portava dietro.
Tornò in Sudafrica per combattere la seconda guerra Boera e divenne il più giovane colonnello dell’esercito britannico, responsabile dell’organizzazione di forze che dovevano assistere l’esercito regolare. Attaccato dall’esercito boero nell’assedio della città di Mafeking, Baden-Powell con le sue forze irregolari resse l’attacco delle superiori forze nemiche per 217 giorni, mettendo in atto alcune tecniche di depistaggio, come fingere la realizzazione di campi minati o di recinzioni di filo spinato per ingannare i Boeri. Inoltre, istruì come vedette e portaordini un gruppo di ragazzi del luogo, insegnando loro trucchi su come attraversare senza danni le linee nemiche.
L’assedio terminò il 16 maggio 1900 con la liberazione Mafeking: Baden-Powell fu promosso generale e divenne eroe nazionale. Tornato in patria, scoprì che il manuale d’addestramento “Aids to Scouting”, che aveva scritto qualche tempo prima, era nel frattempo diventato un best seller, utilizzato da insegnanti e da associazioni giovanili, come le Boys’ Brigades nate a Glasgow nel 1883 e i Woodcraft Indians del 1902. Fece parte di questi gruppi con incarichi onorifici e rielaborò il suo manuale, che sarebbe poi stato ripubblicato nel 1908, dopo che aveva “testato” sul campo dell’isola di Brownsea la praticabilità delle sue idee. Ai venti giovani di diverse estrazioni sociali che avevano partecipato al primo campeggio, se ne aggiunsero presto migliaia di altri che si riunirono in squadriglie facendo diventare in modo del tutto inaspettato lo scoutismo un vero un fenomeno di massa.
Compresa la portata dell’enorme successo ottenuto dal libro e dal progetto, Baden-Powell si convinse che il suo compito sarebbe stato quello di estendere il movimento in tutto il mondo: nel 1910 abbandonò l’esercito e fondò la “Boy Scouts Association” (la femminile “Girl Guides Association” nacque invece anni dopo) subito seguita dalle specializzazioni per lo scoutismo nautico e aeronautico. Un censimento effettuato lo stesso anno calcolò che erano oltre 100 mila gli scout dell’associazione nazionale britannica maschile. Nel frattempo il movimento si era esteso in tutti i domini dell’impero (Gibilterra, Malta, Canada, Australia, Nuova Zelanda, India, Malesia Britannica e Sudafrica) e furono i ragazzi del Cile i primi non appartenenti ai domini britannici a diventare scout, nel 1909, ben presto seguiti da molte altre nazioni: Argentina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Russia, Svezia e Stati Uniti.
Per accontentare la richiesta di adesioni da parte dei più giovani e degli adolescenti, furono aggiunte le sezioni branco e rover. In questo modo il movimento raggiunse in pochi anni un’espansione davvero globale anche in stati che lo proibivano, con scout clandestini e addirittura in esilio.
La crescita del movimento non rallentò neppure dopo la morte di Baden-Powell: il fondatore dello scoutismo, che per anni aveva lamentato continui mal di testa, nel 1939 subì l’asportazione della prostata e per riprendersi andò a vivere in Kenya, dove morì l’8 gennaio 1941.
Lo scoutismo e Baden-Powell avrebbero dovuto ricevere il premio Nobel per la pace del 1939 ma lo scoppio del secondo conflitto mondiale fece decidere all’accademia di Svezia di non assegnare il riconoscimento per alcuni anni e quindi l’occasione sfumò per sempre.
Pur senza poter disporre di dati precisi e aggiornati, nonostante l’interesse dei giovani verso lo scoutismo sia fortemente calato negli ultimi decenni, sembra che esistano ancora oggi circa 600 associazioni con quasi 40 milioni di scout e 10 milioni di guide (tra giovani e adulti, maschi e femmine) in 220 nazioni.
In ogni caso, nel secondo dopoguerra il movimento era molto popolare ed è stato parodiato – o anche solo preso a esempio – in numerosi ambiti: dal cinema alla televisione, dai giochi ai fumetti. La “citazione” sicuramente più iconica è quella delle Giovani Marmotte, l’immaginaria organizzazione scout internazionale protagonista dei fumetti Disney. I Junior Woodchucks (questo il nome originale) furono inventati nel 1951 dal disegnatore e soggettista Carl Barks, il papà dei Paperi, e i suoi componenti più famosi sono Qui, Quo e Qua, i nipoti di Paperino, inquadrati con il grado di generali. Barks creò anche – qualche anno dopo – un’analoga organizzazione femminile: le Giovani Esploratrici tra i cui membri brillano le nipoti di Paperina Ely, Emy ed Evy.
Le Giovani Marmotte trascorrono i periodi delle vacanze estive in un campeggio a est di Paperopoli agli ordini del loro capo, il Gran Mogol che a sua volta risponde al Grandissimo Mogol, e ripetono in una sorta di mantra “parola di Giovane Marmotta” quando qualcuno mette in discussione la loro incorruttibile sincerità. Caratteristica peculiare dei Junior Woodchucks è la passione per improbabili decorazioni per meriti stravaganti il più delle volte abbreviati in sigle dal significato realmente astruso, come per esempio la medaglia QUESTIONEDIGERGO: Questa è Una Esaustiva ancorché Sintetica Testimonianza dell’Iniziale Opera dei Nipotini allorché Esordirono e Divennero Insostituibili nelle GM E Ricevettero Grandi Onorificenze. Spesso la conquista da parte dei nipotini di queste onorificenze è motivo di litigi con lo zio Paperino, che le giudica un’inutile ostentazione.
Nei racconti in cui sono Giovani Marmotte, Qui, Quo e Qua indossano cappelli in pelo alla Davy Crockett e per ogni dubbio consultano il manuale delle Giovani Marmotte, una sintetica enciclopedia che – nonostante le ridotte dimensioni – contiene informazioni su ogni scibile umano, che spesso aiutano i paperi a uscire da situazioni difficili.
Chissà se un militare in carriera serio come Baden-Powell avrebbe apprezzato la discola ironia di Barks e dei suoi piccoli generali…