Fra sessant’anni, più o meno, le ragazze saranno costrette a trovarsi un nuovo migliore amico. La celebre canzone canata da Marilyn Monroe ne “Gli uomini preferiscono le bionde” sarà da riscrivere, almeno secondo la “Fancy Colour Research Foundation”, organizzazione no-profit che promuove il commercio equosolidale dei diamanti. In base ad alcune ricerche sulle 40 miniere diamantifere attive nel mondo incrociate con le richieste dei mercati, gli esperti sono arrivati a ipotizzare che nel giro di sessant’anni appena, i diamanti si saranno esauriti, esattamente come prima o poi succederà per il petrolio. Ma c’è di peggio, perché statisticamente pare alquanto improbabile la scoperta di nuovi filoni, almeno senza poter sconfinare con gli scavi in zone protette in cui non è possibile neanche piantare una pala nel terreno.
In realtà, si precisa, i diamanti non spariranno, ad esaurirsi saranno i filoni attuali, quelli di superficie, portati a poca distanza dal suolo da eruzioni vulcaniche preistoriche, mentre è certo che a centinaia di km di profondità ci siano enormi miniere al momento impossibili da raggiungere, se non con investimenti ciclopici.
La previsione si conclude con buone notizie per chi ha qualche pietra preziosa, perché a salire di quotazioni sarà il mercato dell’usato.