"Sarò io il premier del prossimo governo di unità nazionale": lo ha precisato il leader di Blu Bianco Benny Gantz (nella foto) in risposta a Benyamin Netanyahu. "Noi guideremo un governo di unità allargato e liberale, presieduto da me". "Blu Bianco - ha rilevato - ha vinto le elezioni e guiderà le trattative". "Sono rimasto sorpreso e deluso dal fatto che Gantz ancora si rifiuti di raccogliere il mio appello per un incontro. Questo è quanto il pubblico si aspetta", ha affermato a sua volta il premier uscente Netanyahu. "E' il caso di smetterla con gli espedienti politici ed i trucchetti", ha detto il leader di Israel Beitenu, Avigdor Lieberman rivolgendosi a Netanyahu. "Vediamo - ha detto - di sederci assieme tu, Gantz e io e di formare un governo nazionale liberale esteso". Ma la vittoria per un solo seggio in più rende dfficili le trattative. Riportiamo una parte dell'intervista di Agesir.it all'analista di affari internazionali del CESI, Lorenzo Marinone: " Nessuna delle due coalizioni possibili, sia quella a guida Likud del premier uscente Benjamin (Bibi) Netanyahu che l’altra che fa capo all’ex generale Benny Gantz con il partito Blu e Bianco, ha raggiunto la maggioranza dei seggi alla Knesset, vale a dire 61 su 120. Entrambi si fermano a pochi seggi dalla maggioranza. Ora vista la frammentazione della Knesset, il parlamento israeliano, sarà difficile recuperarli per poter aspirare al Governo. Tuttavia sarà bene ricordare che l’ultimo governo Netanyahu si è retto su una maggioranza estremamente risicata. Cosa accaduta anche il passate legislature. Questo ha dato modo ai partiti più piccoli di avanzare molte pretese, di rallentare l’azione di governo rendendo instabile qualsiasi esecutivo. Così se anche si raggiungesse quota 61 con qualche trasformismo dell’ultimo momento, questa sarebbe una maggioranza che non garantirebbe all’eventuale Governo una lunga durata o quantomeno una vita facile".