La sera del 21 gennaio di un anno fa, il calciatore di origini argentine Emiliano Sala sale a bordo di un “Piper PA-46 Malibu” insieme al pilota David Ibbotson: partiti da Nantes sono diretti a Cardiff, dove la squadra locale - che ha acquistato Sala per 15 milioni di sterline dai francesi - lo aspetta a braccia aperte, confidando che la sua presenza possa rilanciare la corsa nella “Premier League”. Nell’ultimo messaggio di Emiliano Sala a suo padre, tutti i timori per un velivolo male in arnese, che non sembrava in grado di attraversare la Manica.
Aveva ragione, quel volo non sarebbe arrivato mai a destinazione: pochi minuti dopo il decollo, dell’aereo non c’è più traccia. Dopo settimane di ricerche, il velivolo viene individuato il 3 febbraio successivo a 67 metri di profondità nel canale della Manica. E la fine di Sala diventa un caso di cronaca internazionale a cui non mancano teorie del complotto e polemiche per quel viaggio a bordo di un aereo della metà degli anni Ottanta, e per di più in una notte di forte maltempo.
Ad un anno di distanza, nelle librerie inglesi arriva un libro che tenta di dare una risposta ai tanti interrogativi che ancora si accalcano sulla fine del giovane calciatore. Si intitola “The Killing Of Emiliano Sala”, scritto da Harry Harris, e fra le tante rivelazioni racconta anche la decisione del Cardiff di assumere Eric Dupont-Moretti, un avvocato di grido, per verificare l’eventualità di citare il Nantes per omicidio colposo. Questo mese è attesa una decisione sulla possibilità di procedere con un’azione legale senza precedenti che potrebbe mandare in bancarotta il club. In mezzo c’è ancora la questione dei 15 milioni di sterline che Mehmet Dalman, presidente del Cardiff, ha rifiutato di pagare al Nantes: “L’obiettivo è quello di appellarsi alla legge francese per esaminare se si è verificata una negligenza criminale. È chiaro dalle dichiarazioni rilasciate alla Fifa che il Cardiff ritiene il Nantes responsabile della morte di Sala, in quanto il procuratore Willie McKay - che ha organizzato il viaggio aereo - rappresentava di fatto il club francese”.
“La famiglia Sala sembra essere ancora una volta ignorata – interviene un legale della famiglia - la Fifa parla di pagamenti a Nantes, e il risarcimento alla famiglia? Se c’è qualcuno che dovrebbe essere preso in considerazione sono loro”. Lo scorso settembre, la Fifa ha stabilito che il Cardiff è tenuto a pagare al Nantes la prima rata di 5,3 milioni di sterline dei 15 per l’acquisto di Sala.
Ma i dubbi sono ancora tanti: il 19 giugno scorso un uomo è stato arrestato per sospetto omicidio colposo: la polizia non ha voluto confermare la sua identità, ma secondo alcune fonti si tratterebbe di David Henderson, un pilota esperto di York che era stato ingaggiato inizialmente per pilotare l’aereo. Henderson, non potendo effettuare il volo, aveva chiesto il favore di sostituirlo al suo amico David Ibbotson. Il libro instilla il dubbio: per quale motivo Henderson, pilota rispettato ed esperto, ha scelto di assegnare il volo proprio a Ibbotson, un uomo con la reputazione dubbia, pilota part-time e privo della licenza per i voli commerciali? E perché Henderson si è rifiutato di collaborare con il Cardiff quando il club ha scritto direttamente a lui, così come ai suoi avvocati, chiedendo aiuto per svelare alcuni dubbi di cui solo lui conosce la risposta?
L’aereo era registrato a nome della “Southern Aircraft Consultancy”, società con sede nel Suffolk, ma l’identità del proprietario rimane un mistero. Le autorità non possono rivelare chi sia perché i documenti sono ancora in possesso della Federal Aviation Administration americana, i cui regolamenti impediscono che tali informazioni siano rese pubbliche.
Ma i dubbi sono tanti, a cominciare dal più angosciante: per quale motivo invece di prenotare un posto su un volo di linea, Eimiliano Sala sia stato messo su un piccolo aereo sgangherato che si è disfatto a mezz’aria?