La comunità ippica australiana è sotto shock: in due giorni sono morte tragicamente due fantine, due ragazze che avevano deciso di dedicare la loro esistenza all’amore per i cavalli. Melanie Tyndall, 32 anni, è caduta in gara, finendo sotto gli zoccoli del cavallo di un avversario all’ippodromo di Darwin Fannie Bay. Ha ricevuto cure immediate dai paramedici in pista, ma è morta poco dopo all’ospedale Royal Darwin per le ferite riportate. La sua morte arriva a meno di 48 ore da quella di Mikaela Claridge, anche lei caduta in pista a Cranbourne, nello stato di Victoria. Secondo il presidente dell’Australian Jockeys Association, Des O’Keeffe, anche quella di Mikaela Claridge sembrava una caduta da poco, a cui chi va a cavallo è abituato: “Lei e un altro cavaliere, Jamie, erano al trotto su una pista di sabbia, ma qualcosa ha spaventato i cavalli ed entrambi sono caduti: Jamie si è alzato, Mikaela no”.
“È uno sport che amiamo, ma a volte può essere crudele: l’abbiamo visto in queste ore”, ha commentato Martin Talty, amministratore delegato dell’Australian Jockeys Association.
Melanie Tyndall, originaria di Murray Bridge, nel South Australia, si era trasferita a Darwin alla fine del 2012 per continuare la sua carriera agonistica con l’allenatore Michael Hickmott, che in queste ore le ha reso omaggio sui social: “Il pubblico non sa gli ostacoli che hai superato nella tua vita per fare quello che hai fatto. Eravamo tutti orgogliosi di ciò che hai raggiunto”. Nel 2017, Tyndall si era presa una pausa dalle corse per frequentare i corsi come cadetto in polizia. Lo scorso anno la decisione di tornare a gareggiare, anche se a tempo parziale: due settimane fa aveva vinto la sua 150esima gara.
Libby Hopwood, che si è ritirata dall’agonismo per le lesioni cerebrali subite dopo una caduta, ha twittato: “Semplicemente non ho parole: a volte il prezzo che si paga per praticare questo sport è troppo alto”.