La piccola Sapphire Williams, di Ahipara, in Nuova Zelanda, è morta il 2 gennaio 2017 con un tasso alcolemico nel sangue da riuscire a piegare anche un adulto abituato a bere. I rapporti di un coroner sulla sua tragica morte non sono riusciti a individuare la causa diretta di morte, ma hanno scoperto che l’abuso di alcol della madre e un ambiente familiare anomalo sono stati i fattori che hanno portato alla morte.
La mamma di Sapphire ha ammesso alle autorità di aver bevuto 18 bicchieri di whisky e coca a casa del cugino il giorno prima del tragico epilogo. Con grande sconcerto, i tossicologi incaricati dal tribunale hanno individuato nel cuore della bimba 308 milligrammi di alcol per 100 millilitri di sangue, sei volte il limite legale per un autista in Nuova Zelanda. “Purtroppo, la mamma di Sapphire ha scelto di bere una grande quantità di alcol e di allattarla al seno”.
Sapphire e la sua gemellina Honey sono nate nel 2016, premature di 33 settimane.