È un mistero ancora tutto da chiarire, quello dell’imbarcazione che le correnti hanno portato fino alle coste dell’isole di Sado, in Giappone. Il primo ad avvistare l’imbarcazione finita a riva è stato un agente di polizia che passava per caso: all’interno la macabra scoperta dei corpi senza vita di sette persone, ormai quasi “ridotti allo stato scheletrico”, secondo le poche informazioni che al momento filtrano. Dopo aver delimitato la zona, una perquisizione più approfondita dell’imbarcazione ha portato alla scoperta di due teste mozzate.
Secondo una prima ricostruzione, si ritiene che l’imbarcazione fantasma sia arrivata dalla Corea del Nord, poiché le fiancate sono segnate con numeri e lettere coreane dipinte con la tradizionale vernice rossa.
In realtà, le navi fantasma in questa zona del Giappone non sono una novità: per anni le imbarcazioni nordcoreane abbandonate in mare si sono riversate sulle coste nipponiche. Si pensa siano le conseguenze di naufragi e incidenti dovuti alle rigide condizioni climatiche invernali del Mar del Giappone. Ma questa volta, le due teste mozzate fanno pensare a ben altro.