Com’era ormai prevedibile, l’allarme per il virus di Wuhan è ormai dilagato in tutto il mondo. Fra conferme e smentite, il bilancio è salito a 9 morti e 440 casi accertati in tutto il Paese. Ma a far paura è annuncio di Li Bin, vice ministro della commissione sanitaria cinese, secondo cui “Esiste la possibilità di una mutazione del virus e di un’ulteriore diffusione”.
Quanto basta perché la regione di Macao, dove si è registrato un nuovo caso, ordinasse ai dipendenti dei numerosi casinò di indossare la mascherina durante gli orari di lavoro. La Corea del Nord valuta l’ipotesi di chiudere le frontiere con la Cina, mentre l’Australia nega il primo caso e gli Stati Uniti, al contrario, lo confermano. Un uomo è stato ricoverato al “Providence Regional Medical Center” di Everett, nello stato di Washington.
Ma a preoccupare il mondo intero è soprattutto l’imponente esodo di tre miliardi di persone per il capodanno cinese: una combinazione potenzialmente devastante di diffusione incontrollata. L’OMS ha convocato un’altra riunione di emergenza e lo stesso ha fatto la UE, con un summit in programma a Bruxelles per stabilire le linee guida del vecchio continente.
Gli aeroporti che prevedono controlli serrati sui passeggeri provenienti dalla Cina, e in particolare da Wuhan, sono ormai i maggiori scali del mondo, comprese Fiumicino e Malpensa. Una circolare invita le compagnie aree a individuare eventuali casi sospetti a bordo e di segnalarli prima dell’arrivo alle autorità sanitarie italiane. Pur non escludendo la possibilità, il ministero della salute considera le probabilità che il virus arrivi nella UE “molto bassa”.
L’epicentro del coronavirus è stato accertato nel mercato del pesce di Wuhan, una delle tante megalopoli cinesi, con 11 milioni di abitanti e un tasso di crescita superiore al resto del Paese. Una polveriera e cielo aperto secondo Michael Osterholm, direttore del “Center of Disease Research and Policy” dell’università del Minnesota: “Una città densamente popolata, con mercati di animali vivi dove si mescolano persone, maiali, pipistrelli e mammiferi potenzialmente infetti”.