Per più di 10 ore l’India è rimasta con il fiato sospeso: un uomo si era barricato in casa tenendo in ostaggio 23 bambini, tutti invitati ad una finta festa di compleanno.
È accaduto a Kasaria, un piccolo villaggio del Uttar Pradesh, nel nord del Paese, dove Suddash Batham, 40 anni, in libertà su cauzione dopo una condanna per omicidio, ha finto di organizzare una festa per il primo compleanno della figlia invitando i bimbi del vicinato. Ad attenderli non c’era nessuna festa, ma una pistola con cui l’uomo li ha minacciati chiudendoli in un locale seminterrato insieme alla moglie e alla figlia.
Quando un paio d’ore dopo le prime famiglie hanno bussato alla porta per riprendere i propri figli, sono state accolte dalle urla dell’uomo e da diversi colpi di pistola sparati in aria. La polizia ha circondato l’abitazione tentando di intavolare un difficile negoziato con l’uomo, che ha risposto aprendo il fuoco verso gli agenti. Urlava di volersi vendicare degli abitanti del suo villaggio, colpevoli di aver testimoniato al suo processo favorendo la condanna di un innocente. Pretendeva un riscatto di 10 milioni di rupie (140mila dollari) per ogni bambino e l’immunità.
Dopo ore di inutili trattative le squadre antiterrorismo e la guardia di sicurezza nazionale hanno deciso di far scattare il blitz per liberare i piccoli ostaggi: ne è nato un violento scontro a fuoco in cui l’uomo è rimasto ucciso.
Tutti i bimbi tratti in salvo hanno un’età compresa fra i sei mesi e i 10 anni, hanno raccontato le autorità in una conferenza stampa: “Armi e munizioni in grandi quantità sono state recuperate nell’abitazione: aveva abbastanza esplosivo da far saltare in aria tutta la casa”.
L’episodio ha scatenato l’ira degli abitanti, che al termine del blitz hanno aggredito la moglie di Suddash Batham lanciandole pietre e mattoni, senza che la polizia riuscisse a fermare la folla inferocita: “È stata portata d’urgenza in ospedale, ma è morta un paio d’ore dopo. La figlia è stata affidata ad un parente”.