Non c’è pace per Hong Kong: martoriata da mesi di proteste e violenze, la città cinese sta facendo i conti con una misteriosa epidemia virale che le autorità temono possa trasformarsi in una nuova strage come quella della “SARS”, una grave e atipica forma di polmonite che fra il 2002 e l’anno successivo è costata la vita a più di 700 persone.
Le autorità di Hong Kong hanno alzato il livello di allerta al grado di “serious response”, mentre si diffondono i timori per una malattia che potrebbe essere stata portata da visitatori di una città della Cina continentale. Il livello di risposta grave indica un impatto moderato sulla popolazione di Hong Kong, pari a 7,5 milioni di persone, ma si tratta del secondo livello più alto di una scala di allarme basato su tre step che fa parte di un nuovo piano governativo lanciato per rispondere a malattie infettive di causa sconosciuta.
Al momento sono stati segnalati cinque possibili casi di polmonite virale che ha infettato almeno 44 persone a Wuhan, una città dell’entroterra a ovest di Shanghai e a circa 900 km a nord di Hong Kong.
Il dipartimento della salute ha aggiunto un ulteriore sistema di imaging termico all’aeroporto di Hong Kong per controllare la temperatura corporea dei passeggeri in arrivo. Personale medico per i controlli è stato disposto anche per la stazione ferroviaria ad alta velocità di West Kowloon che collega Hong Kong alla terraferma.
La responsabile della città, Carrie Lam, in visita alla stazione ferroviaria per rivedere le misure di sorveglianza sanitaria, ha esortato tutti coloro che accusano sintomi respiratori a indossare maschere chirurgiche, a richiedere assistenza medica e a comunicare ai medici i luoghi in cui sono stati.
La commissione sanitaria di Wuhan riferisce che 11 delle 44 persone a cui è stata diagnosticata la polmonite sono in condizioni critiche: si trovano in isolamento, mentre altre 121 che erano state a stretto contatto con loro sono sotto osservazione. La maggior parte dei casi avuto come epicentro il mercato alimentare “South China Seafood City”, nei sobborghi di Wuhan, dove, secondo quanto riferito sono in vendita animali selvatici che possono essere portatori di virus pericolosi per gli esseri umani. L’intera area mercatale è stata sgombrata e disinfettata.
Il sintomo più comune è la febbre, accompagnata da respiro affannoso, con infezioni polmonari riscontrate in un ristretto numero di casi: al momento, non è chiaro se la malattia si trasmetta da uomo a uomo.
Gli ultimi casi sono quelli di due donne, fra cui una ragazzina di 12 anni, che negli ultimi giorni sono state a Wuhan, ma che affermano di non aver visitato il mercato. Sono in condizioni stabili, ricoverate in isolamento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Princess Margaret.
Oltre alla SARS, Hong Kong è stata colpita anche dall’influenza aviaria nel 1997 e dall’influenza suina nel 2009.