Di Germano Longo
Alexandre Dumas lo diceva: “Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché ogni tanto si concedono una pausa”. E non sapeva ancora dell’ultima mania dei giovani americani, la “Tide Pod Challenge”, letteralmente, ingoiare capsule di detersivo.Una prova di forza diventata virale attraverso i social media, imbottiti di video in cui adolescenti si fanno riprendere mentre mangiavano capsule di detersivi, sfidando altri a fare lo stesso. A nulla sono valsi gli allarmi e le avvertenze lanciati a piene mani da perfino dalla “Procter&Gamble”, uno dei colossi mondiali nella produzione di detersivi, seguita da “YouTube”, che ha rimosso tutti i video dichiarando che “Sono vietati i contenuti che incoraggiano attività pericolose per la salute”.
Tutto questo mentre in televisione, Stephen Kaminski, uno dei massimi dirigenti della “American Association of Poison Control Centers”, il centro nazionale antiveleni, lanciava appelli alla popolazione: “È una pratica altamente pericolosa che può portare a convulsioni, edema polmonare, arresto respiratorio e morte”, ha dichiarato in televisione
Secondo i dati diffusi dalla AAPCC, nelle prime tre settimane dell’anno i casi di avvelenamento da ingestione di detersivi sono stati 86. E la proiezione futura è facile farla, visto che il 2017 si è chiuso con 57 casi e l’anno prima con 36. Fra questi, si contano le morti di almeno dieci bambini, tutte riconducibili alla sfida più idiota della rete.