Le poche notizie ufficiali parlano di uno scontro fra tribù nella remotissima provincia di Hela, in Papua Nuova Guinea, paese dilaniato da scontri tribali, da un tasso di criminalità fra i più alti al mondo e da una situazione politica e sociale molto tesa.
Gli scontri, secondo fonti ufficiali, sarebbero esplosi qualche giorno fa, con l’uccisione di quattro uomini e due donne nel villaggio di Munina, seguite il giorno successivo da un massacro a Karida, un altro povero agglomerato, di altre 16 persone impiccate e fatte a pezzi, fra cui donne incinta e bambini. Giungono notizie di altri scontri in altri due villaggi che potrebbero alzare il bilancio provvisorio delle vittime, che parla di almeno 24 persone uccise. Impossibile, al momento, stabilire le cause della carneficina: nelle aree più remote e abbandonate del paese i furti di bestiame e di terre, spesso vendicati con il sangue, sono all’ordine del giorno, e la legge stenta ad arrivare. Il premier James Marape, esprimendo la propria tristezza per l’accaduto, ha promesso pubblicamente che giustizia sarà fatta.