Tatiana si era innamorata: a 24 anni, con tre figli nati prima di restare improvvisamente vedova, si era convinta che Vasily, di 31, fosse la persona giusta per ridare speranza alla propria esistenza. Per mesi ha accettato lo scomodo ruolo dell’amante, quella che deve stare in disparte e non lasciare tracce del suo passaggio, poi aveva deciso di passare all’incasso, minacciando Vasily.
È l’antefatto di un caso di cronaca che si è concluso in queste ore con una condanna per omicidio. Protagonisti Tatiana Mukhorotova e Vasily Mangoshvili, una coppia che lo scorso anno si era conosciuta sui social e aveva iniziato a frequentarsi, come spesso accade. Ma con un solo e unico problema: Vasily era un uomo sposato in cerca d’avventure, ma per nulla intenzionato a mollare la moglie. Al contrario di Tatiana, che era riuscita ad innamorarsi dopo aver perso tragicamente il marito. Ma quando la giovane si è resa conto di essere caduta nel più classico inganno maschile, al termine dell’ultimo litigio ha minacciato prima uno sciopero totale del sesso, quindi di voler correre dalla mogliettina per raccontargli come suo marito ami impegnare il tempo libero che gli resta fra lavoro e famiglia. Motivo sufficiente per far scattare la rabbia nell’uomo, che ha strangolato l’amante, bruciandone il corpo e gettando i resti in una buca, sigillata con un’abbondante colata di cemento.
A dare l’allarme è stata la madre della ragazza, che non la sentiva da giorni e a cui Tatiana aveva confidato di avere appuntamento con quello che sperava diventasse l’uomo della sua vita. Vasily è crollato poco dopo sotto la pressione degli agenti, indicando il luogo dove aveva sepolto la povera Tatiana. Accanto al corpo martoriato, su cui la polizia è riuscita a stabilire le cause della morte, dovute a strangolamento, sono stati ritrovati anche gli effetti personali della ragazza, compreso il cellulare che ha registrato i numerosi tentativi di chiamata della madre.
Vasily Mangoshvili nelle scorse ore è stato condannato a nove anni di prigione, da scontare in una colonia carceraria russa. Tatiana Mukhorotova lascia tre figli: un bimbo di cinque anni e due bambine di tre e otto mesi.