A 52 anni, Nathalie Fraser voleva cambiare vita: aveva cresciuto due figlie e assistito senza poter cambiare nulla alla fine del suo matrimonio. Viveva a Montreal, in Canada, e anche di quel freddo ne aveva abbastanza: sognava il caldo sulla pelle tutto l’anno, e non solo nei 15 giorni di vacanza.
Ha messo in vendita la sua casa, riempito le valigie e alla sorella e le due figlie ha detto "vado a Cuba, venitemi a trovare quando volete". Pensava anche di aver incontrato l’amore, dopo aver passato tanto tempo senza ricordare che il cuore batte a qualsiasi età: Leonel Leon Nuviola, 39 anni, ufficialmente un musicista, ufficiosamente un tizio che viveva di espedienti e turiste in cerca di avventure.
Il 18 gennaio, dopo giorni di silenzio e l’allarme lanciato dai familiari, Nathalie Fraser viene dichiarata ufficialmente scomparsa. La polizia l’ha ritrovata poche ore fa, fatta a pezzi e chiusa in una valigia buttata in una discarica, nella zona periferica di Matanzas, località di villeggiatura a meno di 100 km da l’Avana e ad una trentina da Varadero.
Ai media locali, la sorella della vittima ha raccontato: “Ci ha avvisato l'Interpol, aggiungendo che si tratta di un omicidio decisamente violento. La povera Nathalie deve aver sofferto molto. Siamo distrutti”.
Melanie e Marie-Eve, le due figlie della vittima, sono state le ultime a vederla: “Eravamo volate a Cuba per sincerarci come si fosse sistemata nostra madre: ci ha confidato che era innamorata, e con Leonel parlavano di matrimonio. Lui ci era sembrato un tipo strano: possessivo, impulsivo e dispotico. Mamma l’aveva difeso, dicendo che era solo nervoso di conoscere le sue figlie temendo di essere giudicato”.
Leonel Leon Nuviola è stato arrestato: era tornato tranquillamente a Matanzas, a caccia di turiste.