John Connell, 64enne di Belle Vale, nel Merseyside, Inghilterra, è una vecchia conoscenza della polizia. Un pedofilo schedato sospettato di aver abusato di una ragazza minorenne in una stanza d’albergo. Lui ha sempre negato tutto, ma durante una perquisizione la polizia gli ha chiesto la password per l’iPad, e Connell ha tentato di tergiversare: “Perdete solo tempo, sono una brava persona”. Ma i sospetti degli agenti erano fondati: all’interno del tablet, quasi 8.000 immagini “indecenti” di bambini piccolissimi.
I fatti risalgono alla metà dello scorso gennaio, ma solo in queste ore il caso di John Connell è finito davanti alla Corte della Corona di Liverpool, dove gli ufficiali di polizia hanno raccontato l’accaduto e i periti dichiarato che nella memoria del tablet erano conservate 925 immagini di categoria A, tra cui diverse che mostravano un bambino di tre anni, scaricate pochi giorni prima della perquisizione.
Connell, che non era presente in tribunale perché ricoverato per un attacco cardiaco, non ha potuto fare altro che dichiararsi colpevole di aver scaricato 7.996 immagini. Il giudice Stuart Driver, dopo la lettura della condanna a due anni di reclusione, ha affermato che Connell avrebbe meritato una pena più dura se non fosse stato per le sue condizioni cardiache: “Lei è un uomo in condizioni di salute molto precarie, ha una grave situazione cardiaca che normalmente dovrebbe essere trattata con un intervento chirurgico, ma il suo stato di salute generale è così scarso che l’intervento chirurgico sarebbe troppo rischioso”.
John Connell viveva a poca distanza dalla “Childwall Valley Primary School” quando il suo nome è salito per la prima volta all’attenzione della polizia. Oltre ad essere inserito a vita nel “Sex Offenders Register” e rispettare le restrizioni del “Sexual Harm Prevention Order”, era stato condannato a partecipare ad un programma psicologico di trattamento per soggetti affetti da perversioni sessuali, ma l’ordine era stato parzialmente revocato “per motivi di salute”.
Un portavoce della polizia ha commentato: “Ogni immagine della ripugnante collezione di Connell rappresenta un’altra vittima dell’abuso sui minori. Scaricando e condividendo migliaia di queste immagini, Connell ha fatto sì che migliaia di bambini fossero danneggiati per sempre.”