I collezionisti di memorabilia rock sono letteralmente impazziti: il prossimo 20 giugno, nella sede newyorkese di “Christie’s”, andranno all’asta autentiche pagine della lunga storia della musica rock. Si tratta di 120 chitarre appartenute a David Gilmour, il leggendario chitarrista, vocalist e autore dei “Pink Floyd”. Quasi la sua collezione per intero, che sarà in mostra a Londra dal 27 al 31 marzo per poi spostarsi a Los Angeles (7-11 maggio) e infine a New York, dal 14 al 19 giugno.
La “David Gilmour Guitars Collection”, i cui proventi sdaranno devoluti interamente in beneficenza, si concentra soprattutto sui principali modelli “Fender” (Broadcaster, Esquire, Telecaster e Stratocaster) e si annuncia come la più ampia e completa mai apparsa: ne fanno parte anche la “Black Stratocaster” del 1969, acquistata l’anno successivo da Gilmour da “Manny’s”, sulla West 48th street di New York, stimata fra 100 e 150 mila dollari. Una chitarra fondamentale nella carriera del musicista, utilizzata tanto dal vivo quanto nelle incisioni di brani come “Money”, “Shine on you crazy diamond” e il leggendario assolo di “Comfortably Numb”, così amata da Gilmour da aver contribuito non poco alla costruzione del sound dei Pink Floyd e alla buona riuscita di album storici come “The dark side of the moon”, “Wish you were here”, “Animals” e “The Wall”. Esposta sottovetro in un “Hard Rock Cafè”, Gilmour ha nuovamente voluto la sua “Black Strat” per la storica reunion della band ad Hyde Park il 2 luglio 2005.
Altre chitarre fondamentali nella lunga carriera di Gilmour sono la “White Fender Stratocaster 0001” del 1954, acquistata nel 1978 (stimata fra 100 e 150 mila dollari), la “Gibson Les Paul” del 1955, famosa per l’assolo di “Another Brick in the Wall” (30-50mila dollari), e una rarissima “Gretsch White Penguin 6134” che faceva parte della sua collezione privata (100-150 mila dollari). Ancora la “stratocaster Ex-Homer Haynes” del 1957, con hardware placcato oro e realizzata nell’esclusiva tinta “Lake Placid Blues” (60-90mila dollari), una “Stratocaster 57V Candy Apple Red” del 1984, utilizzata durante le registrazioni e il tour di “A momentary laps of reason” (15-25 mila dollari), una “Stratocaster” del 1954, ritenuta uno dei primi modelli prodotti dalla Fender prima dell’entrata in commercio (50-70mila dollari). Fra i pezzi all’asta non mancano diverse chitarre acustiche: una “D-35 Martin” del 1969 acquistata a New York nel 1971 e utilizzata con i Pink Floyd ma anche nei suoi lavori solisti (10-20 mila dollari), una “Gibson J-200 Celebrity” del 1985 acquisita da John Illsley dei “Dire Straits” (3.500-5.500 dollari) e un pezzo unico firmato da “Tony Zemaitis”, una chitarra acustica del 1978 personalizzata (15-25 mila dollari).
“Queste chitarre significano tanto: qualcuna ha suonato con me per anni, ma ora è venuto il momento che prendano un’altra strada. Le chitarre sono fatte per essere suonate ed il mio desiderio è che continuino a regalare musica ai loro nuovi possessori. Mettendole all’asta, spero di fornire un po’ di aiuto a chi ne ha bisogno e e di fare qualcosa di buono per il mondo tramite la mia fondazione. Sarà bello veder andar via queste chitarre e magari un giorno ascoltarne qualcuna e perché no, provare a ricomperarmele”.