Un’altra morte si aggiunge al lungo elenco, ormai infinito, di rapper morti perché coinvolti in sparatorie, vendette fra gang, suicidi o overdose. Questa volta a pagare con la vita è stata Chynna Rogers, 25 anni, rapper e modella di Brooklyn, considerata una delle stelle nascenti della scena hip-hop americana.
Ad annunciarlo è stato il suo manager, John Miller: “Devo purtroppo confermare la morte di Chynna”, senza fornire dettagli sui motivi del decesso, anche se Chynna affrontava da anni una lunga battaglia con la dipendenza da oppioidi. “All’inizio del 2016, mentre la sua musica stava arrivando ovunque, Chynna era in entrata in un programma di riabilitazione per dipendenza da oppiacei: diceva che l’aiutavano a scacciare i pensieri negativi dopo la morte della madre”.
Nata a Philadelphia ma da tempo residente a Bushwick, Brooklyn, aveva iniziato la carriera di modella a 14 anni, dopo essere stata scoperta e messa sotto contratto dall’agenzia “Ford Models”.
La sua carriera musicale è iniziata un anno dopo, quando si è unita al collettivo rap “A$AP Mob” di Harlem: primi singoli, “Glen Coco” e “Selfie”, usciti nel 2013 e 2014, hanno macinato milioni di visualizzazioni su YouTube diventando hit virali. Nel 2016, pochi giorni dopo il 22esimo compleanno, esce il suo EP di debutto, “Ninety”.
Lo scorso gennaio Chynna un nuovo EP, molto apprezzato dalla critica, con un titolo che oggi suona come una premonizione: “In case I die first”, nel caso morissi prima.