Uno, in particolare, gli era rimasto impigliato nella memoria: si chiama “Heaven’s Door”, come una delle sue canzoni più celebri, colonna sonora del film “Pat Garret & Billy the Kid”, e l’aveva assaggiato qualche anno fa definendolo “il migliore di tutti”. Un pensiero che lo scorso anno si era trasformato nell’annuncio di un’idea di collaborazione con la distilleria “Heaven’s Door Spirit”.

Eccola. Il locale si chiamerà “Heaven’s Door Distillery and Center for the Arts”, inutile andare a cercare altre idee quando ne hai una buona per le mani, e sarà ospitato in una chiesa sconsacrata del 1860 su Elm Street, a “SoBro”, un quartiere di Nashville, terra di whiskey ma soprattutto di musica, dove Dylan - nato nel 1924 a Duluth, fra le miniere del Minnesota – arriva per la prima volta nel 1966 e mescola la sua cultura da New York Hipster a quella Country del sud. Da quell’esperienza nasce “Blonde on Blonde”, un album definito fra i migliori dell’intera produzione di “Mr. Tambourine Man”, e trasforma la città del Tennesse in uno dei posti del cuore di Dylan.
L’Heaven’s Door avrà un ristorante, un bar, un auditorium con 360 posti, un centro dedicato alle arti (che privilegerà le opere di Dylan, e se avanza spazio anche quelle di altri), ma più che altro una “biblioteca” di degustazione per whiskey. Aprirà nell’autunno del prossimo anno, ma l’annuncio è stato dato quasi in concomitanza con le celebrazioni del mezzo secolo di “Nashville Skyline”, progetto country del 1969 che racchiude il leggendario duetto con Johnny Cash “Girl from the North Country”. La collezione di whiskey nata dalla collaborazione con la “Heaven’s Door Spirit” comprende un Rye, un Bourbon e un “Double Barrel”, tutti racchiusi in preziose bottiglie impreziosite da un “merletto” in metallo disegnato dallo stesso Dylan.