Non sarebbe il solito regolamento di conti fra gang ma una rapina finita nel peggiore dei modi, la causa della morte di Pop Smoke, 20 anni, artista emergente della scena rap americana.
Secondo quanto riportato dal sito “TMZ”, Bashar Barakah Jackson, questo il suo vero nome, madre giamaicana e padre panamense, si trovava nella sua abitazione di Hollywood Hills quando nel cuore della notte sarebbe stato svegliato di soprassalto da due uomini incappucciati che si erano introdotti all’interno della residenza. Pare che impauriti dalla furiosa reazione dell’artista, i due abbiano aperto il fuoco ferendolo gravemente, per poi fuggire. Pop Smoke è stato trasportato d’urgenza al “Cedars-Sinai Medical Center” di West Hollywood, ma ogni tentativo di rianimarlo è stato vano.
Le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare i due killer anche attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, e al momento ogni ipotesi è ancora aperta. Sono in molti a non credere alla rapina, convinti che si tratti di un’esecuzione nella guerra fra gang che infiamma le strade di Los Angeles.
Il nome di Pop Smoke era esploso con forza lo scorso anno, con la pubblicazione del singolo “Welcome to the party”, che gli aveva aperto le porte a collaborazioni prestigiose con nomi come Nicky Minaj, con cui aveva diviso il remix della sua hit. Gli ultimi post poche ore prima della morte: si era concesso un giorno di relax in piscina seguito da una festa animata.