Nei ricordi dei fans degli “Hot Chilly Peppers” c’è impressa una data: 7 maggio 1992. Quel giorno, il chitarrista John Frusciante abbandona pubblicamente la band funk rock californiana di cui faceva parte dal 1985 per motivi legati all’uso di droghe ma soprattutto per il rifiuto alla troppa popolarità del gruppo che secondo lui si stava snaturando per obbedire a obblighi e contratti discografici. Non era la prima volta, non sarebbe stata l’ultima: rientrato nei ranghi nel 1998, se n’era nuovamente andato sbattendo la porta nel 2006. In mezzo, una lunga storia di abusi, misantropia, depressione e ben 8 overdose ufficialmente registrate. La sua storia era servita a Enrico Brizzi come spunto per il romanzo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”.
Ma ora, sulla soglia dei 50 anni, il figlio di italoamericani nato e cresciuto nel Bronx è pronto a tornare nel gruppo, a dieci anni dalla sua ultima fuga. Sono stati i Red Hot Chilly Peppers ad annunciarlo sul sito della band, dando allo stesso tempo l’addio a Josh Klinghoffer, il chitarrista che l’ha sostituito in tutti questi anni. Quanto durerà questa volta è difficile dirlo.