Nell’estate del 1973, John Lennon e Yoko Ono sono in crisi: l’irrequieto ex Beatle mostra evidenti segni di stanchezza verso il rapporto con l’artista giapponese, conosciuta nel 1966 e sposata tre anni dopo. È lei stessa, intuendo la crisi del marito, a raggiungere la conclusione che un periodo di riflessione fosse ormai necessario, spingendolo fra le braccia di May Fung Yee Pang, assistente personale di John. Anni dopo, Yoko spiegherà la scelta come l’unica via possibile, prima che John la lasciasse definitivamente per godersi la libertà: “Volevo che finisse tra le braccia di qualcuno in grado di trattarlo bene”.
È una pausa che a Lennon fa bene: i due lasciano New York per Los Angeles, dove John registra un album in cui interpreta cover di vecchi brani rock’n’roll, produce album di artisti come Harry Nilsson, collabora con David Bowie, Mick Jagger ed Elton John, e si lascia andare a serate di baldoria con vecchi amici, fra cui Ringo Starr.
Quello che doveva essere un semplice fine settimana di massima libertà – definito dallo stesso Lennon “Lost weekend”, il weekend della perdizione - si trasformò in 18 mesi di convivenza con la May, trascorso tra una casa sulla spiaggia di Santa Monica e un lussuoso attico a Manhattan.
È proprio la penthouse newyorkese, 400 metri quadri al 434 East e 52nd Street affacciati sull’East River e con un panorama mozzafiato sulla Grande Mela, che in questi giorni è finita nel catalogo delle vendite della “Top Ten Real Estate Deals”, agenzia che ha in catalogo numerose dimore di celebrità in tutti gli States. Totalmente ristrutturato dai proprietari successivi, l’attico è composto da una suite padronale, cinque camere da letto, una cucina, una spaziosa sala da pranzo per circa 20 persone, quattro bagni, una sala multimediale con biblioteca e, al piano più basso, un altro appartamento completo. Compresa nei 5,5 milioni di dollari richiesti anche l’enorme terrazza panoramica in cui Lennon si fece fotografare a corredo di un’intervista rilasciata al magazine “Interview” di Andy Warhol.
Lennon sarebbe tornato fra le braccia di Yoko Ono all’inizio del 1975, poco prima della nascita di Sean, il loro secondogenito. La storia del Lost Weekend è stata raccontata da May Pang con dovizia di particolari nel libro “Loving John”, pubblicato nel 1983 ed edito nuovamente accorciato di 200 pagine e con il nuovo titolo “John Lennon: the Lost Weekend”. Nel 2008, la Pang ha pubblicato anche “Instamartic Karma”, una raccolta di foto scattate con una Polaroid in quei mesi strani in cui si vede Lennon insieme al figlio Julian e al fianco dei suoi ex compagni nella straordinaria avventura dei Beatles. Secondo la donna, che dopo la fine della relazione scelse di restare a Los Angeles lavorando alle pubbliche relazione della “United Artists Records” e la “Island Records”, lei e John avrebbero continuato a frequentarsi segretamente fino alla morte dell’artista, l’8 dicembre del 1980.
Sposata dal 1989 al 2000 con il produttore Tony Visconti, Mary Pang ha avuto due figli: Sebastian e Lara.