Kylie Rae Harris aveva 30 anni ed era considerata una promessa della musica country. Era nata nel maggio del 1989 a Wylie, in Texas, e aveva incontrato la musica a 12 anni iscrivendosi ad un corso di voce e chitarra: poco dopo compone le sue prime canzoni. Anni di gavetta in giro per gli Stati Uniti, passando da un festival country all’altro, con la soddisfazione di debuttare nel luglio del 2010 con il suo primo album, “All the Rigths Reasons”, seguito nel 2013 da un EP, “Taking it Back”. Negli ultimi mesi stava preparando i brani per il nuovo album, che questa volta avrebbe anche avuto ospiti illustri del mondo country e non solo.
La sera fra il 4 ed i 5 settembre Kylie si stava spostando con la sua auto per raggiungere il “Big Barn Dance” di Taos, in New Mexico, dove l’aspettavano per un’esibizione, ma non è mai arrivata: è morta in un incidente stradale che ha coinvolto altre tre auto insieme ad una ragazza di 16 anni, mentre la terza donna che viaggiava insieme a lei è ricoverata in ospedale in gravi condizioni.
In attesa di scoprire le cause dell’incidente, lo sceriffo della contea di Taos ha dichiarato che dalle prime analisi il sospetto è che chi era alla guida avesse abusato con l’alcol, perdendo il controllo della vettura.
Poco prima dello schianto, Kylie aveva pubblicato un tweet in cui raccontava di essere a corto di benzina in una zona isolata e pregava di non rimanere bloccata. Ore prima, partendo alla volta Taos, l’artista aveva condiviso la sua commozione: “Negli ultimi 20 anni della mia vita sono stata spesso a Taos perché mio padre, le mie sorelle e i miei nonni vivevano qui, ma sono morti tutti. E guardando queste strade mi è tornato in mente quando da bambina sedevo sul sedile posteriore mentre mio padre guidava. Ricordi che mi hanno messo un po’ di tristezza”. Lascia una figlia di sei anni.