In vita sua, sul palco e sotto, ne ha fatte di tutti i colori: John Michael Osbourne, per tutti “Ozzy”, ex frontman dei “Black Sabbath”, è universalmente riconosciuto come il “padrino dell’heavy metal”, ma oltre che per la sua musica, a renderlo una leggenda è stata un’esistenza perennemente sopra le righe. L’ultimo folle, esagerato e controverso di quei rocker fatti ancora con la pasta di un tempo che non c’è più, arrabbiati con se stessi e il mondo intero, in vita sua ha ammesso di aver sperimentato qualsiasi tipo di droga e alcolico, così tanto da farsi sbattere fuori dalla band. Sono entrati nella leggenda l’episodio della testa del pipistrello lanciato sul palco da uno spettatore, strappata con un morso durante un concerto a Des Moines, convinto che fosse finto, e la strage dei 17 gatti che vivevano nella sua tenuta, accoltellati uno dopo l’altro. Non basta, perché Ozzy ha speso 30mila dollari per farsi mappare il Dna e tentato più volte il suicidio, perché era curioso di vedere cosa ci fosse nell’aldilà.
Proprio quest’ultimo desiderio, sembra ormai lontano. Lo dimostrano le lacrime di commozione di Ozzy e sua moglie Sharon durante l’intervista concessa a “Good Morning America”, in cui i due hanno scelto di rendere pubblica una voce che circolava da tempo sulla salute dell’ultimo rocker dannato.
Ozzy Osbourne ha il parkinson. È in cura, prende farmaci per lenire i dolori ai nervi, mentre i medici ancora tentano di capire se a procurarglieli siano i postumi di un intervento chirurgico subito lo scorso anno dopo una brutta caduta o il progredire della malattia neurodegenerativa.
“Quando sono caduto era buio pesto, sono andato in bagno e ho perso l’equilibrio. Ricordo che ero sdraiato e pensavo: Ok, cerca di stare calmo. Sharon ha chiamato un’ambulanza e sono finito all’ospedale, dove ho subito un delicato intervento al collo che mi ha fatto saltare i nervi. Poco dopo ho scoperto di avere una forma lieve di quella malattia che non voglio neanche pronunciare.”.
“Si tratta di una forma leggera di Parkinson: non è una condanna a morte, ma influisce sul sistema nervoso”, ha aggiunto sua moglie Sharon.
La coppia ha dichiarato di aver esaurito le opzioni mediche negli Stati Uniti e il prossimo aprile ha in programma un viaggio in una clinica in Svizzera per chiedere consiglio ad un luminare: “Andremo ovunque potremo andare per trovare delle risposte, e mi rendo conto che siamo fortunati a poterci permettere di farlo”.
Il rocker ha anche confessato di sentirsi in colpa per aver nascosto la diagnosi ai fan dopo la cancellazione improvvisa di diversi concerti: “Nascondere qualcosa è difficile, non ci si sente mai a posto. Io non sono bravo con i segreti. Non vedo l’ora di rimettermi in sesto e ripartire: ecco cosa mi sta uccidendo, ho bisogno di muovermi, è la mia droga”.