Torna la violenza in Francia. Gli amici del “ministro degli Esteri” Luigi Di Maio e del Guevara di Roma Nord, Alessandro Di Battista (nella foto con gli esponenti dei Gilet Gialli a Parigi), mettono di nuovo a ferro e fuoco il centro di Parigi. La marcia per il clima a Parigi. all'arrivo nei pressi di place d’Italie, s’ trasformata in guerriglia urbana, incendi di cassonetti, pietre contro le forze dell’ordine, assalti ai negozi. e la polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni. I black bloc, con il volto coperto, hanno risposto erigendo barricate con materiale da cantiere. Per disperdere gruppi di gilet gialli che volevano avvicinarsi alle zone vietate in questa giornata a rischio di fusione di diversi cortei. La prefettura ha reso noto che per questo 45/o appuntamento dei gilet gialli sono stati effettuati finora 65 fermi. La zona vietata ai cortei comprende tutti gli Champs-Elysees fino all'Eliseo da una parte e all'Assemblée Nationale sull'altra riva della Senna.
Parigi si è svegliata blindata come nei sabati di qualche mese fa, quando imperversavano i gilet gialli. Sono 7.500 i poliziotti e gendarmi schierati nella capitale francese in una giornata considerata ad alto rischio per il convergere di diversi cortei di manifestanti, fra i quali quelli sul clima e i gilet gialli. Proteste contro la riforma delle pensioni mentre migliaia di persone si accalcheranno davanti a siti e monumenti simbolo di Parigi per la Giornata del Patrimonio, durante la quale saranno possibili visite guidate. Ma alcuni luoghi celebri, come l'Arco di Trionfo e il Grand e Petit Palais, resteranno chiusi al pubblico.
Nelle strade più a rischio, prima fra tutti gli Champs-Elysees, hanno fatto ritorno questa mattina i camion blindati della gendarmeria e le camionette con gli idranti per disperdere la folla. Gli appelli dei gilet gialli sui social network si sono moltiplicati, al motto di "tutta la Francia a Parigi". Alcuni attivisti "antagonisti" chiedono espressamente la convergenza dei cortei sul clima e sulla giustizia sociale.
"E' bene che la gente si esprima - ha detto ieri sera il presidente Emmanuel Macron - bisogna che questo possa avvenire in un clima di calma. Lancio un appello affinché tutto possa svolgersi con intelligenza, concordia e con calma, affinché i nostri giovani e meno giovani possano fare le loro visite e godersele".