Un vescovo cileno nominato da papa Francesco meno di un mese fa si è dimesso, poche settimane dopo un commento, molto criticato e controverso, sul perché al tavolo dell’ultima cena di Cristo non compaiono le donne. Carlos Eugenio Irarrazaval era stato nominato dal Papa nel tentativo di ricostruire la credibilità della Chiesa a seguito di uno scandalo su una catena senza fine di abusi sessuali abusi sessuali, oggetto di una complessa indagine da parte dei pubblici ministeri penali cileni. Molti fedeli però lo difendono sui social: "E' un uomo integro, avrebbe fatto bene in un momento del genere. C'è una parte di Chiesa che si sta allontanando dalla tradizione, Il Papa doveva mantenerlo nella carica. Era un segnale forte di rinnovamento".
L'arcidiocesi di Santiago non ha specificato nel suo comunicato le ragioni della partenza di Irarrazaval, ma ha detto che il papa ha accettato le dimissioni del vescovo "a favore dell'unità e per il bene della Chiesa”. Il breve mandato del vescovo era iniziato con un'intervista televisiva a maggio, in cui diceva che non c'erano donne sedute al tavolo dell'Ultima Cena. ”Dobbiamo rispettare questo principio”, aveva detto. Poi: ”Gesù Cristo ha preso questa decisione e non era ideologica..... e noi vogliamo essere fedeli a Gesù Cristo", ha detto in riferimento alla mancanza di donne presenti. Infine: “…Forse alle donne piace stare nella stanza sul retro”.
I commenti del vescovo avevano commenti indignati di donne cattoliche e idei tanti critici della Chiesa in Cile, in un momento in cui la fiducia nella leadership della Chiesa nella nazione, una volta fermamente cattolica, è in pericolo per le indagini sugli abusi. Papa Francesco all'inizio di quest'anno aveva accettato le dimissioni del cardinale Ricardo Ezzati come arcivescovo di Santiago, il più alto esponente della chiesa cattolica in Cile, per non avere denunciato a suo tempo i presunti abusi. I pubblici ministeri stanno indagando su più di 150 casi di abusi sessuali o di occultamento di prove che coinvolgono più di 200 vittime. Irarrazaval continuerà a servire la chiesa come pastore a Santiago, secondo l'arcidiocesi di Santiago.