Com’era stato per la Sars, la forma atipica di polmonite che nel 2002 aveva ucciso 770 persone in 37 paesi, il virus “2019-nCoV” si è sviluppato nel passaggio fra gli animali e gli esseri umani. La “National Health Commission” cinese ha divulgato quanto è stato possibile apprendere sulla malattia che finora conta ufficialmente 616 casi di contagio con 25 morti. Il virus ha colpito 25 province, e al momento sono stati rintracciati 5.897 contatti stretti, con 4.928 persone tutt’ora sottoposte a esami medici.
Secondo la mappa genetica del virus cinese, diffusi dal “Journal of Medical Virology”, l’incubazione può prolungarsi fino a 14 giorni dal contagio e lo studio ha individuato la trasmissione dai rettili all’uomo, com’era stato per la Sars e la aviaria, con epicentro nei mercati degli animali vivi, dove è normale la vendita di serpenti e pipistrelli.
“I risultato delle analisi evoluzionistiche suggeriscono che il serpente è il più probabile animale selvatico serbatoio del virus”: un’individuazione che permette di stabilire un coronavirus che proviene da una combinazione di rettili e pipistrelli che passando all’uomo si sarebbe riadattato al nuovo organismo mettendo in atto quello che gli esperti definiscono un “salto di specie”. Le nuove informazioni sono ritenute di fondamentale importanza per il controllo dell’epidemia, anche perché la produzione di un vaccino richiede anni di ricerche e in questi casi lo strumento ritenuto più efficace è la prevenzione, per “allenare” il sistema immunitario a contrastare gli effetti del virus e renderlo inoffensivo.
Wuhan, la città focolaio, è stata praticamente isolata dal resto del mondo: nessuno può lasciare o arrivare sull’isola, ma la stessa situazione si sta ripetendo a Huanggang ed Ezhou, due città vicine, che hanno iniziato con la chiusura di locali e uffici pubblici e la sospensione di autobus, metropolitane e treni. Numerose altre città, fra cui Pechino, hanno annullato le celebrazioni per il capodanno cinese, invitando la popolazione a non mettersi in viaggio.