L’effetto No Vax comincia ad avere risvolti concreti nei dati sanitari nazionali, con un aumento considerevole di casi di morbillo, anche tra gli adulti. Dal primo gennaio al 30 aprile 2019 sono stati segnalati in Italia 864 casi di morbillo, di cui 299 nell'ultimo mese. I casi in 19 Regioni, oltre due terzi nel Lazio (245), Lombardia (233) ed Emilia Romagna (144). Ad aprile il record, secondo l’Istituto Superiore di Sanita'. Nel 32,6% dei casi c'è stata una complicanza, tra cui anche due casi di encefalite e una vittima. In In crescita anche l'età dei casi che è salita a 30 anni. Nel 2018 i casi erano 2526, con 88 morti per complicazioni. Se il trend dovesse mantenersi si rischia di superare ampiamente quota 3000.
Sono stati inoltre segnalati 52 casi tra operatori sanitari e 15 tra gli operatori scolastici. Il 10% dei colpiti (86) aveva meno di cinque anni di età, di questi 31 aveva meno 1 anno. Il 48,3% dei casi si è verificato in persone di sesso femminile. La complicanza più frequente è stata la diarrea (112 casi), seguita da epatite/aumento delle transaminasi (110), e cheratocongiuntivite (76).
Il 6% dei casi ha sviluppato una polmonite. Nel mese di febbraio 2019 è stato segnalato un decesso per complicanze respiratorie del morbillo, in una persona adulta (45 anni) non vaccinata, con patologie concomitanti. Il 43,4% dei soggetti è stato ricoverato e un ulteriore 26,7% si è rivolto ad un Pronto Soccorso. Libere dal contagi solo Valle d'Aosta e Basilicata, segue la Sardegna con un caso e le provincie autonome di Trento e Bolzano con due. Infine dal 1 gennaio al 30 aprile 2019 sono stati segnalati 7 casi di rosolia con un'età mediana di 29 anni.