di MARIA LOPEZ
Il medico pediatra di Bari Antonio Di Mauro ha scritto un post sui suoi profili social, un appello a vaccinarsi, che è diventato virale. Lo ha fatto dopo l’ennesimo contagio da morbillo avvenuto questa volta in un ospedale di Bari a causa di una bambina non vaccinata, per una scelta dei suoi genitori No Vax.
"NO IMMUNITA’ DI GREGGE MA SOLIDALE"
Di Mauro parte da una sintesi: “Cancelliamo dal nostro vocabolario ‘immunità di gregge’ che agli occhi di chi ascolta ci fa sembrare tutte pecore senza cervello... e introduciamo la parola immunità solidale che invece ci fa apparire tutti uomini con cuore. Si parla di un contagio a catena che avrebbe coinvolto circa 8 persone, tra cui anche un bimbo di soli 11 mesi. A 11 mesi, secondo l'attuale calendario vaccinale, non puoi essere vaccinato per il Morbillo. Per essere vaccinato per il Morbillo devi compiere 13 mesi.
A 11 mesi sei un soggetto fortemente a rischio, non puoi vaccinarti, e hai bisogno che la società in cui vivi non faccia circolare il virus del morbillo.
Hai bisogno quindi che i bimbi più grandi di te, la tua famiglia e le famiglie che ti stanno attorno siano state vaccinate.
Devi quindi affidarti al mondo che ti circonda per essere protetto. Devi fidarti della Società! Devi fidarti del tuo "gregge".
Ora però il gregge è impazzito. Ha comportamenti deviati: calano le vaccinazioni, i bambini si ammalano, iniziano le epidemia, potrebbero scappare i morti...
Ai miei colleghi medici consiglio di raccontare questa vicenda nei loro studi quando parlano di vaccinazioni”.
IL MINISTRO GRILLO M5S BATTE UN COLPO
Il ministro grillino della sanità, Giulia Grillo, sfidando l’algoritmo che consiglia di non inimicarsi i No Vax, che pur rappresentano, sostenuti come sono da decine di siti fake, gestiti talvolta da hacker russi - obiettivo stabilizzare e far convergere consensi sulle aree populiste e sovraniste che hanno irresponsabilmente sposato le tesi anti-vaccini, una quota di voti elettorali definita da un nota sondaggista, non troppo tempo fa, “interessante” - questa volta va nella direzione opposta: “Sul morbillo non possiamo abbassare la guardia. Pochi mesi fa l’Oms ci ha richiamati proprio sui dati di copertura vaccinale che sono ancora troppo bassi. Occorre raggiungere in modo più efficace i soggetti suscettibili offrendo il vaccino anche agli adolescenti e ai giovani, che restano i soggetti più esposti al contagio, e al contempo mettere in campo azioni standardizzate e puntuali per prevenire la trasmissione negli ambienti a maggior rischio epidemico”.
NEL 2017 MORTE 17 PERSONE, BIMBI COMPRESI
Scrivono i tecnici del Simit, Società Italiana Malattie infettive e tropicali: “Dal gennaio 2017, i casi di morte per morbillo in Italia sono stati 17, in particolare bambini e adulti immunodepressi. Ultima vittima a Trieste in questi giorni. I casi di morbillo quest’anno, al 30 settembre, sono stati 2.295. Dall’inizio del 2013 i casi segnalati sono stati 12.787. Di questi giorni la notizia di un’epidemia in ospedale a Bari. Una vergogna che ci pone nella posizione di fanalino di coda in Europa nella lotta contro una malattia eliminabile e che alimenta giudizi negativi sull’efficienza del sistema sanitario nel nostro Paese, con possibili ricadute negative anche sulla scelta dell’Italia come meta turistica”. È quanto si legge in una nota Simit.
L’INQUIETANTE CASO DI BARI
Ospedale pediatrico di Bari, 23 ottobre. Una bambina, figlia di genitori No Vax, non vaccinata, è ricoverata per una “severa” forma di morbillo. Seguono altri sei ricoveri l’ultimo il 9 novembre. Quattro minorenni e due adulti. Tra almeno sette degli otto casi ci sarebbe un collegamento. La prima bambina ricoverata con morbillo, di 8 anni (e non 10), nel reparto di malattie infettive del Giovanni XXIII dal 23 al 27 ottobre. Il fratello di 11 anni è stato ricoverato con gli stessi sintomi il 1 novembre (entrambi i fratelli sono stati già dimessi), quindi a due cugini di 2 e16 anni. Tutti non vaccinati. L'8 novembre ricoverati l’addetto alla sorveglianza in servizio nel reparto di malattie infettive dell'ospedale pediatrico e la mamma del bimbo di 2 anni. Poche ore dopo un'altra donna con diagnosi di morbillo. L’indagine interna coordinata dal direttore sanitario Matilde Carlucci vuole ricostruire tutti i collegamenti: “Cento dei casi di morbillo verificatisi quest’anno sono stati segnalati in operatori sanitari. Dei casi tra questi in cui e’ noto lo stato vaccinale, 83 non erano mai stati vaccinati, mentre 8 erano stati vaccinati in maniera incompleta. Va ricordato che ogni caso di morbillo e’ potenzialmente in grado di causare 16-18 casi secondari. È quindi assolutamente inaccettabile che un operatore sanitario non sia protetto e di conseguenza non protegga i suoi assistiti, evitando di contribuire alla diffusione dell’infezione”.
GRAVIDANZE IN PERICOLO
L’eta’ media degli operatori sanitari colpiti da morbillo in Italia nel 2017 è di 35 anni, mentre la media generale di 25 anni. C’è un grande pericolo di contrarre la malattia per gli adulti non vaccinati o che non si siano infettati in eta’ infantile. Le donne in eta’ fertile dovrebbero assolutamente vaccinarsi prima di intraprendere una gravidanza. E dovrebbero vaccinarsi, anzi devono, tutti gli operatori sanitari.