Non è ancora chiaro se “italians do it better”, gli italiani lo fanno meglio, ma sembra ormai assodato che lungo lo Stivale, il sesso nell’anno di grazia 2019 è: 1) vario; 2) frequente; 3) vario.
Lo dice un serissimo Rapporto preparato dal “Censis”, l’istituto di ricerche socio-economiche, per la “Bayer”, presentato qualche ora fa nell’aula del Senato. A vent’anni esatti di distanza dall’ultima analisi sulla sessualità degli italiani, il rapporto rappresenta una radiografia aggiornata che svela come stiano cambiando rotta il comune senso del pudore e i tabù che per lungo tempo hanno bloccato la libido tricolore. Per il 42% degli italiani, il sesso è una pratica da espletare almeno due o tre volte alla settimana, mentre mediamente, a quarant’anni i partner avuti sono all’incirca 6: 4 per le donne e 7 per gli uomini. Come sempre, trattandosi di una media, significa che qualcuno ne ha avuto 20 e altri 2. Ma vabbé, bisogna sapersi accontentare, anche perché vent’anni fa per il 50% delle donne di 40 anni il partner era stato soltanto uno: il marito.
Più interessante si fa il dossier scendendo nel dettaglio delle pratiche di una fascia di età compresa fra i 18 ed i 40 anni: l’80,7% pratica sesso orale, il 33,1 quello anale, il 24,4 usa sex-toys, il 67 si dedica alla reciproca masturbazione, il 46,9 in quei momenti si concede un linguaggio osceno, il 16,5 racconta al partner i propri sogni erotici e il 12,5 pratica bondage e sadomasochismo.
Il ricorso al “dating”, ovvero feste, riunioni e incontri pensati per single, è sempre più utilizzato, e sempre più comune è l’eventualità di finire a letto in tempi molto più rapidi rispetto al passato. È la diretta conseguenza di un altro dato che riguarda la capacità di saper distinguere il sesso dall’amore: vent’anni fa solo il 37,5% delle donne ammetteva di riuscirci, mentre oggi il 77,4 racconta di non avere alcun problema. Un dato che migliora ancora di più per i maschi, che dal 61,9% è salito all’81,8.
Nelle camere da letto è entrato di prepotenza il porno, ormai non più considerato come la quinta essenza della depravazione: il 61,2% degli italiani li guarda da solo, il 25,2 in coppia, e più che altro il 37,5% pratica il “sexting”, neologismo che indica il pericoloso invio e lo scambio di messaggi, testi, immagini e video sessualmente espliciti. Più preoccupante è invece il dato che riguarda la contraccezione, da molte coppie considerata una limitazione alla fantasia: il 63,3% ammette di aver avuto rapporti con protetti, aggiungendo come motivazione la mancanza di un contraccettivo nel momento giusto, oppure il piacere del rischio, o ancora per esplicita richiesta del partner. Fra i metodi, il profilattico svetta al 92,8% come il più utilizzato, anche se la “pillola” guadagna terreno conquistando l’85,6.
Ma a tutto questo, vanno aggiunti 1,6 milioni di italiani che hanno rinunciato totalmente al sesso: l’11,6% dei maschi e l’8,7 delle donne, portacolori delle 220mila coppie che stanno insieme senza avere più rapporti.
“Da più di mezzo secolo, la Bayer svolge un ruolo di primo piano nella ricerca a favore della salute femminile, studiando soluzioni innovative e sempre più efficaci per rispondere alle esigenze delle donne - ha commentato Franco Pamparana, direttore medico di Bayer Italia - i dati del Rapporto del Censis ci aiutano a comprendere meglio che cosa sta cambiando nella sessualità degli italiani. E ci dicono che è sempre più importante garantire una corretta e ampia informazione sulla contraccezione, per consentire a ogni donna di prendere decisioni pienamente consapevoli”.