È stato lui stesso ad ammetterlo, poco dopo la morte dell’ex moglie: Blake Fielder-Civil ha introdotto Amy Winehouse ai paradisi artificiali fatti di crack, eroina e cocaina. Sono stati sposati per soli due anni, dal 2007 al 2009, anche se in realtà protagonisti di un tira e molla che sarebbe risultato devastante per la fragile personalità di Amy. Il mondo intero, oltre ai fans della sfortunata artista inglese morta nel 2011 a soli 27 anni, tutto questo non glielo perdonerà mai, e Blake lo sa bene. Ma questo non gli ha impedito di ingaggiare una furiosa battaglia legale contro la famiglia Winehouse perché gli riconoscano un indennizzo da milione di sterline. I genitori di Amy sono perentori: “Ha dilapidato parecchio denaro di nostra figlia quando erano insieme: non si merita nulla.”. Ma Fielder-Civil, 37 anni, musicista tossicodipendente originario del Lincolnshire, insiste, chiedendo una somma forfettaria più un’indennità mensile.
Il legali dell’ex marito puntano sul fatto che Amy Winehouse non ha lasciato alcun testamento, e insistono su un punto: i lavori migliori e più venduti della sua carriera risalgono agli anni della storia con Blake, quindi la sua influenza sulla sua fortuna economica sarebbe stata fondamentale. Secondo gli avvocati, ci sarebbe anche un precedente che testimonierebbe le volontà dell’artista: al momento del divorzio, Amy ha donato 250mila sterline al marito.
I beni della Winehouse, che al netto delle tasse ammontano a 2,94 milioni di sterline, sono andati a sua madre Janis, 63 anni, e a suo padre Mitch, di 68. Ma dal momento della morte, si ritiene che il valore del suo patrimonio sia cresciuto considerevolmente grazie ai diritti d’autore delle canzoni, con l’impennata di vendite di dischi, CD e download successive alla scomparsa.
La richiesta dell’ex marito, con un tempismo perfino sospetto, è arrivata alla famiglia a pochi giorni di distanza dall’ottavo anniversario della morte: “La famiglia di Amy è turbata per tutto questo, soprattutto per la scelta di un momento così delicato - ha riferito un portavoce – ma in fondo non sono stupiti: Blake è sempre stato un vero stronzo. Ed è incredibile come stia cercando di attingere denaro da ciò che resta della persona che ha contribuito a distruggere”.
Fin dal suo esordio, con l’album “Frank” del 2003, Amy Winehouse è stata accolta come una delle cantautrici più talentuose e promettenti del mondo: tre anni dopo, “Back To Black” vince cinque Grammy trasformandola in una superstar globale. Ma nella sua vita privata iniziava il dramma della tossicodipendenza e della dipendenza da alcool, per i fans dovuti all’influenza negativa di Fielder-Civil, accusato di essere un parassita che viveva dilapidando le fortune di Amy.