La fine di Whitney Huston, come quella di grandi star strappate via dal destino troppo presto, è ancora uno shock collettivo. Sono passati sette anni, era l’11 febbraio del 2012, e sulla vita di Whitney si è detto tutto, ma secondo Robyn Crawford, una delle più care amiche dell’artista, all’appello mancava ancora l’ultima rivelazione.
Ha deciso di farla lei, legata da lunga e profonda amicizia con Whitney, svelando in un’autobiografia che il loro non era solo un legame affettivo, ma molto di più. Il libro, “A song for you: my life with Whitney Houston”, è la storia di un amore travolgente costretto a soffocarsi per i troppi pregiudizi.
Anche a Robyn Crawford, 58 anni, è toccato gestire il pesante fardello della morte della grande artista afro-americana: oggi lavora come istruttrice di fitness e convive con Lisa Hintlemann, una talent-scout: hanno adottato due bambini, sono tranquille e forse felici, ma lei non ha dimenticato l’amore della sua vita.
“Sono stanca di tenermi dentro una delle cose più belle che abbia mai vissuto: ho sentito il bisogno di difendere la nostra amicizia – ha spiegato in un’intervista – e di raccontare l’incredibile donna che si nascondeva dietro un talento immenso”. Nel libro, Robyn racconta che lei e Whitney si erano conosciute nel 1980 in un campo estivi in New Jersey: “eravamo solo due adolescenti che volevano stare insieme”. Due anni dopo, dopo la firma di un importante contratto discografico, Whitney decide di chiudere la loro relazione, perché se la notizia fosse trapelata sarebbe stata la fine della sua carriera. L’artista era stata spinta anche dalla famiglia, che non vedeva di buon occhio una relazione omosessuale.
Per amore, si legge nel libro, Robyn accetta la fine di un amore travolgente, conservando la loro amicizia: “Whitney sa che l’ho amata e io so che le mi ha amato. Eravamo fatte l’una per l’altra”.