A pochi giorni dalla morte di Joe Jackson, il padre di Michael, il medico Conrad Murray, condannato per omicidio colposo per la morte del re del pop avvenuta nel 2009, torna a colpire duro la famiglia Jackson. Secondo quanto riportato dal “Mirror”, Joe avrebbe sottoposto Michael a iniezioni di ormoni a partire dai 12 anni, per tentare di bloccare l’inevitabile cambio del timbro vocale dalla fase della pubertà all’adolescenza. “Quell’uomo è stato uno dei peggiori padri della storia dell’umanità: ha praticamente castrato chimicamente Michael al solo scopo di mantenere intatta la sua voce squillante da ragazzino”.
In realtà, la tesi di Murray non è del tutto nuova: lui stesso l’aveva proposta in alcuni passaggi del libro “This is It! The secret lives of Dr Conrad Murray and Michael Jackson”. Accuse verso la famiglia rilanciate in più occasioni, anche per tentare di scrollarsi di dosso l’idea di essere l’unico capro espiatorio per la morte di Michael. Le prime risalgono a pochi giorni dai funerali di “Jacko”, quando in una delle prima interviste dichiarò: “Quella sera Michael mi aveva chiamato: non riusciva a dormire e mi disse che stava impazzendo. Gli ho somministrato un leggero sonnifero che non può assolutamente essere la causa della morte”. Secondo Murray, Michael era dipendente da un forte antidolorifico - prescritto di nascosto da un altro medico - che gli avrebbe procurato l’arresto cardiaco. “Ma tutto questo al processo non è venuto fuori, perché è più semplice incolpare me, in qualità di suo medico personale”.
Conrad Murray conosce Michael Jackson nel 2006 a Las Vegas: colpito dall’abilità del medico nel risolvere un malessere di uno dei suoi figli, Jackson gli propone di diventare suo medico personale per 150mila dollari al mese.