Il 13 maggio del 1950, sul circuito inglese di Silverstone, parte ufficialmente il Campionato Mondiale di Formula 1: sono gli anni di Ascari, Fangio e Farina. È l’epoca d’oro dell’automobilismo sportivo, che dopo le privazioni della guerra torna ad infiammare i cuori dei tifosi riempiendosi con i nomi di campioni che hanno scritto pagine leggendarie. Si corre ovunque sia possibile, e più il percorso è impegnativo, più attira curiosi e appassionati. Succede anche con la “Bologna-Raticosa”, la prima edizione di una delle cronoscalate più antiche e suggestive d’Italia: 42 km di salita dal ponte di San Ruffillo fino al passo della Raticosa, valico appenninico in provincia di Firenze. Si corre per quattro anni, viene bloccata per altri otto e nel 1962 riprende da dove aveva lasciato, anche se con il percorso accorciato di circa 10 km. Nel 1969 arriva la sospensione definitiva e su quella che è considerata la seconda cronoscalata europea cala il sipario.
Devono passare più di trent’anni perché qualcuno si metta in testa di togliere la polvere dalla gara. A fare la differenza è la testardaggine di Francesco Amante, imprenditore e presidente della “Scuderia Bologna”, che riesce a tirare le fila di enti, istituzioni, sponsor, media e appassionati, fino ad arrivare al 2001, quando la “Bologna-Raticosa” torna intatta sui 6,210 km della Provinciale della “Futa” che separano Pianoro Vecchio e Livergnano. Si presentano 40 vetture, ma è comunque un successo che serve a premiare il coraggio. Nel 2005, quattro anni dopo, i partecipanti salgono a 140, e il futuro sembra riallacciarsi al passato, ma non è finita: nel 2015, per colpa di aspetti burocratici che complicano l'organizzazione, si decide di interrompere la gara.
Ma ancora una volta, la travagliata storia della Bologna-Raticosa torna con prepotenza: tra il 27 ed il 28 luglio prossimi, dopo quattro anni di silenzio, si celebra la 31esima edizione, valevole per il Campionato Italiano e nata sotto l’egida di Aci Sport, oltre al patrocinio della Città metropolitana di Bologna e del Comune di Pianoro.
La gara celebra quest’anno la 15a edizione organizzata da Francesco Amante e i 93 anni dalla prima edizione: i tornanti della Futa saranno ancora una volta protagonisti delle salite di splendide auto storiche perfettamente preparate. L’edizione 2019 presenta due grandi novità: la partecipazione di un ristretto numero di auto moderne da corsa e la possibilità, per alcune vetture d’epoca, di salire con la formula della parata lungo il percorso chiuso al traffico. La Bologna-Raticosa è tra le gare più seguite dai piloti sia per la bellezza che per la difficoltà del percorso, dettaglio che ha richiesto uno sforzo organizzativo per riservare particolare attenzione alla sicurezza di piloti e spettatori. La manifestazione è intitolata alla memoria di Sauro Minarelli, “il rosso”, leggendario meccanico la cui abilità non aveva confini.
Secondo il programma, le iscrizioni si chiudono il 19 luglio prossimo alle ore 21.00. Venerdì 26 e sabato 27 verifiche tecniche e sportive. Domenica 28 alle 9:00 il via alla gara, con due manches. Per info e aggiornamenti www.velocitaraticosa.it.