Il legale di Ciro Immobile, centravanti della Lazio e della Nazionale azzurra, Paolo Rodella ha diffuso un comunicato ufficiale, a proposito delle indiscrezioni della stampa spagnola sull’operazione Oikos, su un giro di scommesse proibite e di partite truccate. Scrive l’avvocato: “Con riferimento alle notizie apparse su taluni organi di informazione, secondo le quali il nome del mio assistito sarebbe stato pronunciato nel corso di conversazioni telefoniche intercettate fra soggetti a vario titolo coinvolti in una vicenda di calcio scommesse in Spagna, Ciro Immobile si dichiara nella maniera più assoluta del tutto estraneo a tali fatti ed esclude categoricamente qualsivoglia coinvolgimento. Il calciatore mi ha già dato incarico di agire nei confronti di tutti coloro che in qualsiasi modo ledano il suo nome, la sua immagine e la sua dignità professionale. Pertanto diffidiamo chiunque dal dare credito e diffondere notizie totalmente false e diffamatorie”.
Nel mirino alcune partite di Liga e Segunda Division. Coinvolti l'ex giocatore Carlos Aranda (con l'ex compagno di squadra Raul Bravo, entrambi nella foto di apertura), che faceva parte dell'organizzazione sotto accusa che avrebbe truccato le gare, in stretto contatto anche con Mattia M., un italiano che agirebbe nel mondo delle scommesse clandestine, chiedendogli di truccare una partita di Serie A. L'allibratore avrebbe così chiesto ad un terzo soggetto di offrire ad alcuni giocatori del Frosinone di truccare una loro partita in cambio di vincite sicure. Prove? Per ora zero. Nelle intercettazioni ambientali (microfoni nell’auto del giocatore) riportate dalla stampa spagnola tra Mattia M. e lo stesso Carlos Aranda, compaiono i nomi dei presunti "clienti abituali”, cioè alcuni top-player del campionato italiano di serie A. Ma potrebbero essere solo vanterie per accreditarsi nel racket delle scommesse clandestine spagnolo. M. Precisava di avere organizzato un incontro con un "delegato" del club amico dei giocatori per taroccare una partita.