Altri tre morti oggi per le code che si creano nell'ultimo tratto di scalata per la vetta dell'Everest sempre più sovraffollato e pericoloso. In pochi giorni un bilancio tragico: 11 alpinisti uccisi dal freddo o stremati per mancanza di ossigeno. «Un alpinista britannico è arrivato sulla vetta, ma è collassato dopo 150 metri di discesa», ha detto Murari Sharma, della Everest Parivar Expedition. «Giovedì sono morti altri due scalatori indiani sull’Everest», aveva riferito venerdì all’agenzia Afp Mira Acharya, portavoce del Dipartimento del turismo del Nepal. L’indiano Kalpana Das, 52 anni è morto ieri pomeriggio mentre scendeva, in coda con decine di alpinisti. Anche il 27enne Nihal Bagwan, è morto poco distane, congelato nell'attesa per più di 12 ore allo stremo delle forze. Gli Sherpa erano riusciti a portarlo al Campo 4 ma ha esalato l'ultimo respiro senza riprendersi, secondo un portavoce di Peak Promotion.