Le 350 donne che con le loro accuse di violenze e molestie sessuali hanno condannato Larry Nassar a 175 anni di galera sono state il campanello d’allarme di una situazione che va presa di petto. La facilità con cui l’ex medico preparatore atletico della Nazionale americana di ginnastica è riuscito ad agire per vent’anni almeno, è agghiacciante.
Il punto di partenza di una nuova indagine voluta dal Dipartimento di Giustizia e svelata dal “Wall Street Journal” è proprio l’inquietante vicenda di Nassar: i giudici vogliono accendere un riflettore sull’ambiente degli sport olimpici, per capire se quella di Nassar era l’eccezione o quasi una normalità.
Secondo il quotidiano statunitense, il dipartimento di giustizia sta setacciando “le carenze del sistema olimpico quando si tratta di rispondere ad un diffuso abuso sui minori”: i giudici avrebbero già ascoltato le testimonianze di diversi atleti e vagliato la documentazione dell’US Center for Safesport, organizzazione creata nel 2017 proprio per coordinare le segnalazioni di abusi nel mondo dello sport. Oltre alla ginnastica, il “regno” di Larry Nassar, di cui pagarono le conseguenze anche campionesse di primo piano come Simone Biles, Gabrielle Douglas e Aly Raisman, diverse accuse di abusi sarebbero emerse nelle squadre di taekwondo, nuoto, pattinaggio e judo.