Una conferenza stampa indetta da Sinisa Mihajlovic, neo allenatore del Bologna: ci si aspetta qualche colpo di mercato, un nuovo acquisto, un nome che conta. Niente di tutto questo: Sinisa Mihajlovic, classe 1969, ex campione serbo diventato allenatore, lascia tutti a bocca aperta: “Lascio al panchina del Bologna: ho la leucemia. Quando me l’hanno detto è stata una botta, sono rimasto due giorni in camera a piangere”. Poi la voce si rompe per la commozione: “Non sono lacrime di paura, so che la vincerò. Io non gioco mai per non perdere, sennò perdo: così nel calcio, così nella vita. Batterò la leucemia: lo farò per mia moglie, per la mia famiglia, per chi mi vuole bene. È una forma attaccabile, si può guarire, e io la batterò, ma ho bisogno dell’aiuto di tutti”.
“Il 28 febbraio ho fatto degli esami ed era tutto a posto, mi sono allenato e fino a fine maggio non c’era alcun sintomo: poi siccome mio padre è morto di cancro faccio sempre le prove tumorali: se non le avessi fatte, con gli esami del sangue normali non avrei scoperto niente”.
Il ds Walter Sabatini conferma: “Mihajlovic resta l’allenatore del Bologna, sconfiggerà la malattia”. Fra i primi a mandare messaggi di incoraggiamento il ct azzurro Roberto Mancini, ex compagno di squadra di Mihajlovic: “Questo non ti farà un baffo”. Solidarietà anche dalla tifoseria della quadra emiliana: a Casteldebole è comparso uno striscione che recita: “Sinisa non mollare, Bologna è con te”.