Di Germano Longo
Carlin Dunne non ce l’ha fatta: a meno di 20 metri dal traguardo della “Pikes Peak” la sua “Ducati Streetfighter V4” ha urtato qualcosa che gli ha fatto perdere l’equilibrio mentre era al massimo della velocità, lanciato verso la sua quarta vittoria. Trasportato in ospedale con un elicottero, Dunne è morto qualche ora dopo. Californiano di Santa Barbara, aveva 36 anni ed era stato scelto dalla Ducati per portare sul traguardo la Streetfighter V4, prototipo della due ruote in arrivo dal prossimo anno, direttamente derivata dalla “Panigale V4”.“Non ci sono parole per descrivere la nostra tristezza: Carlin era uno di famiglia, un uomo gentile e genuino”, ha commentato Jason Chinnock, amministratore delegato di Ducati North America.Dunne è la settima vittima nella storia della “Race to the Clouds”, la gara fra le nuvole, com’è chiamata la “Pikes Peak International Hill Climb”, una cronoscalata in scena fra le montagne del Colorado che in appena 19,99 km sale da 1400 metri per fermarsi 156 tornanti dopo a oltre quota 4000, con pendenze massime del 10,5%. Una roba tosta per gente altrettanto che si corre da 97 anni. Dunne avrebbe colpito la "gobba" ad alta velocità che ha causato la rotazione della ruota anteriore. Pikes Peak che quest’anno è arrivata alla 97ª edizione. Dunne nel 2012, con il tracciato asfaltato, su una Multistrada vinse con un tempo sotto i 10 minuti fermando il cronometro a 9’52”819. Suo anche il record con una moto elettrica nel 2013, 10’00”964. Quest’anno stava tentando il nuovo primato sul prototipo Panigale V4. Aveva partecipato al documentario On any sunday del 2014 sul motociclismo estremo e alla serie televisiva Drive on Nbcsn del 2018.